Avezzano. E’ la notte dei focaracci, è la notte della tradizione per tutti i marsicani. Questa sera, secondo l’antico rituale, si accendono i focaracci in tutta Avezzano. La notte del 26 aprile, vigilia della festa della Madonna di Pietraquaria, la città si tinge di rosso e si celebra, in tutti i quartieri della città, la festa patronale. Secondo la tradizione, i focaracci venivano allestiti intorno ai quartieri periferici della città da giovani che portavano tronchi d’albero e rami secchi, trascinati per le vie. Oggi punto di aggregazione, un tempo fuochi rituali, i focaracci conservano la loro valenza simbolica e festiva e diventano luogo di ritrovo, di preghiera e di ristoro di tanti giovani e tante associazioni nella notte del 26 aprile. Insieme ai famosi fuochi viene altresì allestita la tradizionale fiaccolata che da Avezzano si snoda lungo il sentiero della via Crucis, illuminando il Salviano, fino ad arrivare al santuario della Madonna di Pietraquaria. Secondo la leggenda, infatti, la tradizione dei “focaracci” avezzanesi nasce da una vivace disputa avvenuta tra gli avezzanesi stessi e gli abitanti di Cese, su chi meritasse la protezione della Madonna dal Santuario della Pietraquaria. Entrambi i popoli, non trovando una soluzione a tale discussione, decisero di posizionare la Madonna con lo sguardo rivolto verso sud, affinché fosse lei stessa a scegliere. Gli avezzanesi, allora, avessero dei grandi fuochi in tutta la città, attirando in questo modo l’attenzione della Madonna la quale, voltandosi con curiosità per guardare quanto accadeva ad Avezzano, ne divenne la protettrice. Giulia Antenucci