Avezzano. C’è incredulità e tristezza a San Pelino per la morte della piccola Alessia, la bambina di 12 anni morta all’oratorio della frazione di Avezzano nel tardo pomeriggio di ieri.
Alessia stava giocando sull’altalena quando la struttura in legno avrebbe ceduto finendole addosso. Su una panchina nella piazzetta dell’oratorio era seduto Amleto Magnante, un infermiere delle sale operatorie che, richiamato dalle urla dei bambini, è arrivato in soccorso della piccola. “Amleto ha cercato di rianimarla per tanto tempo”, raccontano i residenti, “ma non c’è stato nulla da fare”. E’ stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso del 118 ma i sanitari non hanno potuto fare nulla per salvare la vita della piccola.
Quando è avvenuto l’incidente sono accorsi sul posto tanti bambini, tutti volevano sapere come stava la loro amichetta, ma nessuno ha avuto il coraggio di dirglielo.
Alessia, papà Petrit Prendi e mamma Eda sono molto conosciuti a San Pelino. Da anni vivono nella frazione di Avezzano dove il papà si è trasferito per lavorare nell’edilizia e la mamma lo ha raggiunto solo qualche anno dopo. Ancora giovanissimi hanno messo su la famiglia e si sono integrati in paese. Papà, mamma, figlia e la sorella di qualche anno più grande erano da poco tornati dalle vacanze e si stavano preparando per tornare alla routine.
“Siamo scioccati, tutto il paese è sotto choc”, afferma la proprietaria del bar al centro di San Pelino.
L’oratorio si trova a poche decine di metri dalla chiesa di San Pelino, oggetto di restauro. Un restauro che però non ha coinvolto l’oratorio. “Questo è un posto frequentato quotidianamente da decine e decine di bambini”, racconta un residente che vive a un centinaio di metri dal luogo della tragedia. “È in queste condizioni da anni, da sempre”, confida ad alcuni compaesani.
Le foto diffuse dell’altalena su cui la piccola Alessia ha perso la vita sono disarmanti. Si tratta di due immensi tronchi, praticamente in putrefazione, che si sono spezzati.
In questo momento tutta l’area dov’è avvenuta la tragedia è sotto sequestro. A mettere i sigilli i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Avezzano. Sul caso, il pm della Procura della Repubblica di Avezzano Maurizio Maria Cerrato, ha aperto un’inchiesta.