Il Cerasuolo d’Abruzzo DOC 2019 di Valentini e l’ “Annamaria Clementi” Franciacorta Rosé Riserva Extra Brut DOCG 2011 di Ca’ del Bosco sono rispettivamente il migliore vino rosato fermo e la migliore bollicina rosé d’Italia del 2021. Ad affermarlo è 50 Top Italy Rosé, neonata guida on-line curata da Adele Elisabetta Granieri e Chiara Giorleo sotto il marchio 50 Top, progetto editoriale che negli ultimi anni ha raccolto grande consenso grazie alle classifiche sul mondo delle pizzerie e della ristorazione. Successo dovuto anche ai criteri di valutazione che ormai rappresentano una sorta di marchio di fabbrica che contraddistingue tutte le guide targate 50 Top.
La cerimonia di premiazione, condotta dalla wine influencer di Vino.tv Chiara Giannotti, si è svolta on-line giovedì 27 maggio dall’isola di Procida, capitale italiana della cultura 2022. Seguitissima la diretta streaming trasmessa sui canali social di 50 Top Italy, LucianoPignataroWineblog e Vino.tv. Soprattutto grazie all’emozionante countdown che ha visto (virtualmente) sfilare alcune delle migliori realtà vitivinicole della Penisola, dalla cinquantesima alla prima posizione delle due speciali classifiche: 50 Top Italy – Rosé Fermi, per i migliori rosati fermi italiani, e 50 Top Italy – Rosé Bollicine, riguardante le migliori bollicine rosate italiane (Metodo Classico e Metodo Martinotti).
Sul podio, per la categoria dei vini fermi, dietro all’iconica etichetta firmata Valentini, si sono posizionati il “Syrah Rosa” Toscana Rosato IGT 2020 di Stefano Amerighi e il “Grayasusi” (Etichetta Argento) Calabria Rosato IGT 2020 dell’azienda Ceraudo. Mentre, tra le bollicine, alle spalle del capolavoro prodotto da Ca’ del Bosco, si sono piazzati il “Giulio Ferrari” Riserva del Fondatore Trento Doc Rosé Extra Brut 2008 di Ferrari e il “Farfalla” Noir Collection Rosé Spumante M.C. Extra Brut della cantina Ballabio.
Diversi inoltre i premi speciali assegnati. Il DS Glass Award Cantina dell’Anno 2021 è andato all’azienda Letrari, in classifica con il suo Trento Doc Talento Rosé Brut 2018 (al 7° posto tra le bollicine). L’Oleandri Resort Award Novità dell’Anno 2021 al Prosecco Rosé Treviso Doc Brut di Ca’ di Rajo. Il Comune di Procida Award Benemerito del Rosato 2021 al “Five Roses Anniversario” Salento Rosato IGT 2020 di Leone De Castris. Il Vinolok Award Innovazione e Sostenibilità Ambientale 2021 al Franciacorta Rosé Docg Extra Brut 2016 di Barone Pizzini. DS Glass Award Comunicazione Innovativa 2021 al “Rosa – Dolce&Gabbana Limited Edition” Sicilia Rosato DOC 2020 di Donnafugata. Infine il Vinolok Award Best Design 2021, andato al “Vetere” Paestum Rosato IGP 2020 di San Salvatore. Un riconoscimento che merita una menzione a parte, in quanto quello del design è un fattore decisivo nel successo di un vino, in particolar modo proprio nei rosati. Per questo motivo ad assegnarlo è stata una speciale giuria composta da tre importanti esperti in materia: Vincenzo Russo (PhD e Coordinatore Centro di Ricerca di Neuromarketing Università IULM), Cesare Cunaccia (Writer journalist e brand consultant) e Giampiero Panepinto (architetto). Ai quali è stato anche affidato il compito di valutare l’aspetto design delle etichette in concorso contribuendo con il loro giudizio al punteggio finale.
La grande novità del mondo enoico è sicuramente quella del Prosecco Rosé DOC. Il Pinot nero va a far coppia con la Glera, aggiungendo tutto il fascino delle nuance rosa al già irresistibile appeal dell’italian style e dando vita a un prodotto pronto a invadere i mercati internazionali.
A essere rappresentato però dalle 100 etichette totali presenti nelle due classifiche è tutto il territorio nazionale, con una netta differenza tra la provenienza dei vini fermi e quella delle bollicine. Nel primo caso infatti la maggior parte delle aziende ha sede nel Centro-Sud e in particolare negli areali che storicamente si dedicano alla produzione di rosati. Puglia e Sicilia in primis (presenti entrambe con 8 etichette), poi Calabria (7), Campania (6), Abruzzo (5), Toscana e Piemonte (3), Alto-Adige, Veneto e Lombardia (2), Basilicata, Umbria, Liguria e Friuli Venezia Giulia (1). Nella fattispecie delle bollicine invece a dominare è il Nord, con le sue rinomate denominazioni spumantistiche: Lombardia (con 15 vini provenienti tutti dalla Franciacorta e dall’Oltrepò Pavese), Trentino (12, tutti Trento DOC), Piemonte (8, in prevalenza Alta Langa), Veneto (7, come detto con la novità del Prosecco Rosé), poi Emilia Romagna e Sicilia (3), Puglia (2).
“Il livello complessivo – sottolineano le due curatrici – è sicuramente molto alto in entrambe le categorie. Quello dei rosati è un settore in forte crescita, che negli ultimi anni ha fatto registrare dei volumi di vendita molto interessanti. Una tipologia che, malgrado venga spesso sottovalutata dalla critica ufficiale, gode di particolare appeal nella fascia dei consumatori medi, uscendo così dalla cerchia degli eno-appassionati. Ecco il perché di questa nuova guida che, come tutti i progetti facenti parte del marchio 50 Top, vuole rivolgersi in modo diretto agli acquirenti ed essere di fruibilità immediata per i lettori”.