Carsoli. A 10 giorni dalle elezioni si infiamma a Carsoli la campagna elettorale e con questa anche alcuni temi di interesse, come la gestione delle grotte di Pietrasecca, lo scuolabus o la scuola, vengono a galla. Andrea Degli Esposti, guida speleologioca e presidente Collegio Regionale Guide Speleologiche, risponde a una lunga relazione dell’ex sindaco, ricandidato, Domenico D’Antonio. “Sono chiamato direttamente in causa dall’ex sindaco di Carsoli riguardo posizioni che ho coerentemente sempre espresso”, ha spiegato, “non solo durante la sua amministrazione ma anche durante le precedenti, e quindi spero sia mio diritto replicare ai punti in cui sono direttamente coinvolto. Sono Guida Speleologica e rappresento il Collegio Regionale delle Guide Speleologiche abruzzesi. Le mie tesi sono sempre coerentemente state queste: dato che per accompagnare turisti in grotta occorrono Guide Speleologiche, si lasci a tutte le guide la libertà di poter intraprendere la loro attività e si vedrà decollare questa Riserva (ma anche altre) che esiste dal 1992 ma di cui prima del 2009 non esisteva notizia. Siccome credo che una tesi non vada solo argomentata ma anche dimostrata mi sono impegnato con la collaborazione di tutte le Guide nelle fasi iniziali e poi sempre più direttamente io stesso nelle attività di accompagnamento portandole ad un evidente successo, certificato dal riscontro del più importante social network turistico, che ha raggiunto il suo apice nell’agosto del 2014. Dopo il 31 agosto 2014 a seguito di una delibera assolutamente sbagliata ho cessato di collaborare con l’amministrazione di Carsoli e le attività di accompagnamento in grotta sono proseguite, svolte regolarmente da altre guide del mio Collegio, Guide con cui sono naturalmente in contatto e che hanno semplicemente proseguito nel buon lavoro fatto dandogli continuità. In questo il Collegio Regionale delle Guide ha dimostrato una serietà e senso di responsabilità non comuni. Mi riferisco al fatto che ha tenuto ben separato il suo dichiarato conflitto contro le scelte ingiuste e a esclusivo danno delle Guide Speleologiche fatte dell’amministrazione passata recente, dal danneggiare la continuità del servizio di fruizione turistica delle grotte. Stabilito che io mi occupo nell’interesse del Collegio della parte relativa alla battaglia per superare le ingiustizie contro tutte le guide e che ho lasciato ad altri l’onere di garantire il servizio (sempre guide del nostro Collegio sia chiaro) veniamo ai punti in cui il passato sindaco si duole del mio intervento a gamba tesa. Li riepilogo per comodità dei lettori a cui fosse sfuggito l’articolo precedente. Il passato sindaco si chiede, tra le altre cose:
- Come mai una guida speleologica di Teramo si permette di entrare a gamba tesa nella campagna elettorale dopo aver avuto affidamenti diretti dal Comune per oltre 70.000€ e, quindi, in pieno conflitto di interessi?
- Perché deve denigrare un’amministrazione che ha semplicemente fatto rispettare la legge facendo predisporre una gara regolarmente vinta da una guida speleologica iscritta all’albo ed a un costo inferiore rispetto a quello applicato durante l’amministrazione Mazzetti-Nazzarro?
- Per quale motivo il Comune (e di conseguenza i cittadini) avrebbe dovuto consentire al sig. Degli Esposti di organizzare ingressi a pagamento delle guide senza alcun ristorno economico per il nostro territorio o con ritorni irrisori?
- Chi ha stabilito che il modello di gestione delle grotte di Beatrice Cenci (gestite direttamente da Andrea degli Esposti) è migliore di quello di Carsoli? Quanti visitatori fanno ogni anno le grotte di Beatrice Cenci? Chi conduce gli accompagnamenti?
Rispondo e preciso punto per punto:
- Io non sono mai in conflitto di interessi per la semplice ragione che sono l’unico ad avere un chiaro diritto di affrontare l’argomento in termini economici: io faccio la Guida non prendo nessun stipendio dal comune.
NB non mi ero accorto che mi aveste dato solo 70.000 euro per 6 anni di attività con un impegno medio annuo di 70 giornate di presenza nella vs grotta con disponibilità/reperibilità di 365 gg anno. Starò più attento in futuro.
- Non ho mai denigrato la sua Amministrazione che non conosco nel suo complesso, ho sempre affermato e lo ribadisco ora, che anche le vs scelte riguardo le grotte erano in alcuni casi giuste, altre sbagliate ma correggibili, talune un’autentica… sciocchezza.
NB ho letto giusto questa mattina la prolissa relazione “acclarante le attività di gestione nella Riserva” pubbicata nel sito del Comune di Carsoli ad opera del responsabile del servizio tecnico. Questa relazione è un esempio del tipo di errori che la sua amministrazione ha avallato.
Se e quando vuole in qualunque sede proverò a spiegarle quali sono gli errori del responsabile da lei nominato. Al momento li segnalo nelle specifiche e opportune sedi.
- Perché lo scrivente, Guida Speleologica, è un libero professionista ed è quindi suo pieno diritto (l’unico che possa rivendicarlo) svolgere la sua attività professionale
NB quando il ristoro economico è una provvigione del 50% sul reddito, che naturalmente si aggiunge alle legittime tasse esistenti (comunque non basse neanche quelle) io la definirei, più che un ristoro, un “pizzo” non dovuto.
- Quest’ultimo punto mi fa piacere che lei lo citi perché vuol dire che l’esperienza amministrativa intrapresa dal comune di Cappadocia sta finalmente suscitando l’interesse che merita.
Ne riassumo i termini sintetici e spero che questa riflessione sia raccolta anche dei nostri amministratori regionali visto che ci sono scelte da compiere sul sistema della Riserve Naturali e della Montagna in genere.
A Cappadocia è successo che dovendo l’amministrazione comunale trovare una soluzione per la gestione delle grotte di Beatrice Cenci e non disponendo di nessun contributo economico regionale (al contrario di quanto accade a Carsoli) ha scommesso sulla libera intraprendenza imprenditoriale e quindi, dopo aver individuato con una onesta e trasparente ricerca di soggetti interessati svolta dal Sindaco in riunioni nel suo territorio, gli ha offerto una sola cosa: la libertà di assumere iniziative in proprio senza nessun aiuto. Il soggetto che ha raccolto questa sfida (che ha risposto al suo articolo su Marsica Live e che si chiama Corrado Frezzini ) è un giovane PROFESSIONISTA dell’accompagnamento turistico e aspirante Guida Speleologica del nostro Collegio. Corrado, con la sua fatica e impegno, ha trasformato un’area verde incolta a seguito dell’abbandono, in un bellissimo campo da golf, con giochi per i bimbi, servizi igienici ecc. ecc. (VISITATE LE GROTTE DI BEATRICE CENCI vi farà bene al cuore!) . Nel fare questo Corrado si è aperto, unica grotta di tutta la Regione, alla piena collaborazione con le Associazioni Speleologiche (che sono quelle che negli anni hanno scoperto le grotte su cui si accapigliano i Sindaci oggi) e ne ha fatto un centro di eccellenza per l’incontro spelelogico che piano piano sta emergendo a livello nazionale. Il tutto non è costato NIENTE ai contribuenti che invece avrebbero ben motivo di investire qualche soldino in questa risorsa per aiutarla a emergere ancora più prepotentemente e quindi a contribuire all’economia indotta dal turismo. Ultima notazione: questa è l’unica grotta della Regione in cui si è prevista da subito una disciplina che consente il libero esercizio dell’attività delle Guide Speleologiche che infatti collaborano con Corrado (poco e nei loro limiti ma con amicizia e lealtà) e ne hanno sostenuto l’iniziativa. Speriamo presto di poter invitare tutti i soggetti Istituzionali interessati ad una bella giornata di riflessione sul turismo in grotta nella nostra Regione perché l’argomento finora non è stato affrontato efficacemente e invece proprio la Grotta di Beatrice Cenci è un esempio materiale evidente, inconfutabile, di come la libertà di intraprendere faccia bene alle aree naturali e all’economia che possono sviluppare. Vi sfido ad essere presenti perché bisognerà pur cominciare a confrontare con la realtà le mie e le sue chiacchiere e anche quelle del suo attuale responsabile ufficio tecnico”.