Celano. Dopo la netta presa di posizione da parte dell’ArcheoClub Marsica, un nuovo attacco sulla vicenda della demolizione dell’antica cartiera di Celano arriva dal Professore Raffaele Colapietra, eminente storico aquilano. In una nota, inviata alla sezione marsicana dell’Archeoclub, l’autorevole storico ha voluto dire la sua sulla controversa riqualificazione dell’immobile:
“E’ ora la volta della gualchiera di Celano a fare le spese di una concezione distorta dell’efficienza e della modernità forse consentanea ai remoti cinesi ormai sbarcati anche nella Marsica, ma che dovrebbe essere estranea a chi nella Marsica vive ed opera, e ne conosce, o dovrebbe conoscere, realtà e tradizione.
Per millenni ha appartenuto all’una ed all’altra l’acqua del lago Fucino, qualche cosa che, al di là della pupazzettistica dei fauni e delle ninfe, al di là della stessa modesta realtà della pesca, ha reso possibile la vita plurisecolare di un’ industria caratteristica come quella della carta, che non a caso in Celano Caput Marsorum, nel lago consuetamente chiamato lago di Celano, rinveniva le sue ragioni di vita e di floridezza.
Che ci si trovi oggi in presenza di un rudere dovrebbe essere motivo di rincrescimento e pentimento, di onesto proposito civico e culturale di salvare il salvabile: è questo l’auspicio che ogni persona civile rivolge ad amministratori che sembrano essersi messo essi il codino quando i cinesi se lo sono tolto da un pezzo”.
Prof. Raffaele Colapietra