Avezzano. Il viaggio interiore di Celestino V, da umile frate eremita a Papa, è il tema dello spettacolo “L’avventura di un povero cristiano”, organizzato dall’associazione “Harmonia Novissima” e basato sul testo omonimo di Ignazio Silone. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro dei Marsi domenica 25 di questo mese, alle ore 21.00, e sul palco vedremo due importanti figure culturali italiane, rispettivamente per il teatro e il cinema da un lato e della musica dall’altro: Lino Guanciale e Paola Crisigiovanni. Entrambi avezzanesi di origine, hanno già raggiunto significativi traguardi nei loro rispettivi ambiti: abbiamo visto Lino Guanciale protagonista in molti film di importante caratura come La casa di Famiglia (regia di Augusto Fornari), I peggiori (regia di Vincenzo Alfieri) oppure Preghiera (regia di Davide Cavuti), senza contare serie tv che stanno riscuotendo grande successo e che lo vedono sempre protagonista come La porta rossa (regia di Carmine Elia) in onda su Rai2 da febbraio dello scorso anno, oppure L’allieva (regia di Luca Ribuoli) in onda su Rai1 da settembre del 2016 e poi ancora opere teatrali come La classe operaia va in paradiso (regia di Claudio Longhi); Paola Crisigiovanni invece svolge da molti anni l’attività di compositrice, arrangiatrice e pianista concertista di raffinato livello, si è esibita con composizioni originali in festival prestigiosi come l’Izmir festival in Turchia, nonché in teatri internazionali come la Tchaikovskij Chamber Hall di Mosca e nazionali come l’Auditorium Parco della Musica di Roma; ha lavorato con musicisti quali Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Amii Stewart e con attori come Alessandro Preziosi e molti altri. Lo spettacolo del 25 marzo vedrà la storia di Celestino V come narrata da Ignazio Silone nella sua opera letteraria L’avventura di un povero cristiano e interpretata attraverso la voce di quattro personaggi del testo siloniano: Celestino V, Concetta la tessitora, il Frate amico del pontefice e lo Scrittore, il tutto proposto come in un film che mostra allo spettatore le immagini finali per poi raccontare l’intera storia. Lo spettacolo è un melologo (cioè una composizione nella quale la semplice declamazione di un testo letterario è eseguita con un accompagnamento musicale) che apre con le dimissioni del Papa; tale gesto, per dirla con le parole di Silone, è “mosso da ragioni legittime, per bisogno di umiltà”. Il testo originale, proposto senza modifiche letterarie, è smontato e rimontato perché insieme alla musica possa far immergere nel mare dei pensieri, dei dubbi, delle paure e della forza di ogni uomo che sente su di sé la responsabilità del proprio ruolo nel mondo e nella società. È il bisogno di umiltà che spinge un semplice frate a scegliere la via dell’eremo, ad accettare successivamente lo strappo dall’amata terra solitaria per camminare nelle tortuose vie del vicario di Cristo e infine a spogliarsi di tutto ciò che gli uomini hanno cucito attorno all’invisibile ponte tra cielo e terra. Soltanto la musica può entrare in una “storia di uomini” senza essere indiscreta, senza cercare collegamenti stilistici che riecheggino i suoni dei tempi in cui la storia di Celestino V si è realmente svolta. È volutamente musica dei nostri giorni perché “L’avventura di un povero cristiano” è fuori dal tempo e dallo spazio, è un’opera che si interroga su cosa sia il Bene e cosa sia il Fare. Oltre ai due artisti avezzanesi, vedremo sul palco la talentuosa Giulia De Blasis, soprano emergente della nostra zona che sta riscuotendo grande consenso dalla critica e che ha già, nonostante la giovane età, ricoperto il ruolo di protagonista in opere teatrali come Margherita d’Anjou di Giacomo Meyerbeer al Festival della Valle d’Itria dello scorso anno. Ci sarà inoltre il solista Alessandro Perpich, riconosciuto all’unanimità come uno dei migliori violinisti italiani e con una solida carriera nazionale e internazionale (Festival di Salisburgo, Salle Pleyel e Opera Garnier di Parigi, Avery Fisher Hall di New York, Ravinia Festival di Chicago, e così via) eccezionale interprete del repertorio classico e non solo. Sul palco anche il Consonus quartet, composto da Andrea Poletti (violino), Silvia Andracchio (viola), Enrico Peluso (violoncello) ed Emiliano Bucci (live electronics).