Civita d’Antino. Attimi di paura questa mattina a Civita d’Antino. I residenti della cittadina rovetana, intorno alle ore 12, sono stati allarmati dalle esalazioni di fumo che provenivano dalla periferia del centro abitato: in fiamme circa quindici ettari di superficie boschiva (vegetazione boschiva, terreni incolti e abbandonati, ma anche terreni coltivati). Sul posto sono intervenuti, con sollecitudine, il nucleo operativo speciale di Avezzano e la stazione di Civitella Roveto della guardia forestale per le canoniche operazioni di spegnimento, messa in sicurezza e bonifica dell’area interessata. Richiesto dalla guardia forestale anche l’intervento di un canadair che, decollato dall’aeroporto di Ciampino, è arrivato sul posto intorno alle 14.30, rifornendosi d’acqua dal vicino lago del Salto. Sono ancora in corso le operazioni di spegnimento perché, favorito da una discreta attività eolica che alimenta le fiamme, il rogo è ancora attivo. Non risultano, fortunatamente, danni a persone o cose. Saranno gli accertamenti degli agenti del corpo forestale dello Stato, che indagano sull’accaduto, a ricostruire la dinamica incendiaria e ad accertarne la natura colposa o dolosa (presumibile secondo i primi rilievi effettuati). Un altro incendio, ma di piccole proporzioni, ha riguardato nel primo pomeriggio la vegetazione boschiva tra i Comuni di Capistrello e Castellafiume. Solo dopo l’intervento della squadra dei vigili del fuoco di Avezzano, prontamente accorsa sul luogo, la situazione è tornata alla normalità. Insomma, un’altra giornata di fuoco: brucia, ancora una volta, la terra d’Abruzzo e con essa brucia, per l’ennesima volta, la coscienza dei presunti colpevoli di questi misfatti. La speranza è che possa crescere la sensibilità per la difesa ambientale. Antonio Salvi