Trasacco. Avevano “creato” un vero e proprio sodalizio delinquenziale basato sulla differenziazione dei compiti e la suddivisione dei ruoli nella commissione dello spaccio di sostanze stupefacenti che in pochi mesi aveva trasformato il comune di Trasacco in un vero e proprio punto di riferimento per lo smercio di cocaina nell’intera Marsica. Eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di tre giovani marocchini domiciliati in area marsicana e piu in particolare in Trasacco.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano, unitamente a personale delle stazioni di Gioia Dei Marsi, San Benedetto, Ortucchio e Luco dei Marsi, nella mattinata del 24 giugno 2016, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal gip del Tribunale di Avezzano, Francesca Proietti, su richiesta del pm della Procura della Repubblica di Avezzano, Vincenzo Barbieri, titolare del relativo procedimento penale.
Le indagini risalgono all’estate del 2015 quando una squadra di personale scelto tra le stazioni carabinieri di Gioia Dei Marsi, San Benedetto, Ortucchio e Luco dei Marsi, avevano dato il via ad una serie di arresti in flagranza di reato nei territori di competenza per il reato di spaccio di sostanza stupefacente. Tale attività aveva permesso agli organi investigativi della compagnia Carabinieri di Avezzano di delineare un costante modus operandi ed il coinvolgimento di alcune figure ricorrenti nella gestione dei loschi traffici.
Lo studio del fenomeno, riscontrato in costante aumento, e le acquisizioni info-investigative, facevano quindi emergere che dietro tali apparenti singoli episodi di spaccio vi fosse qualcosa di piu complesso, una sorta di accordo tra spacciatori locali, tra di loro coesi nella spartizione del mercato e nel reciproco aiuto nel reperimento dello stupefacente.
Le indagini da subito avviate dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Avezzano sfociavano in breve tempo in attività tecnica che permetteva di lumeggiare l’intera attività di spaccio posta in essere nella citata area e focalizzata sul comune di Trasacco.
Sotto la lente di ingrandimento è finita l’attività dei due marocchini B.K. e E.S. cugini e all’epoca dei fatti conviventi in un appartamento in Trasacco, rispettivamente di 29 e 26 anni. I due, operanti in stretta collaborazione con extracomunitari della zona, già attenzionati e arrestati durante l’estate scorsa dai carabinieri delle citate stazioni, erano il centro pulsante di una fittissima attività delinquenziale che si estendeva comprendendo una vastissima clientela, spesso insospettabile e per la maggior parte composta da giovani e giovanissimi, proveniente da tutta l’area marsicana. spesso insospettabili clienti gravitanti in quei comuni.
L’attività investigativa non si esauriva con la captazione delle responsabilità dei due cugini, ma veniva approfondita e spostata anche sui connessi spacci posti in essere da almeno altri quattro indagati: E.H.M.A., Z.O, N.M, J.M. tutti soggetti già conosciuti dai carabinieri della locale stazione per precedenti indagini in materia di stupefacenti. Per tutti venivano raccolti consistenti elementi di prova volti a dimostrarne l’attuale l’attività di spaccio.
L’attività eseguita ha consentito di accertare come lo spaccio fosse concentrato in diversi punti del paese, ognuno operativamente gestito da un cittadino Marocchino che poneva in essere la condotta illecita su input del B.K., che fungeva da vero e proprio “starter”. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto la chiamata dall’acquirente, impartiva disposizioni nei confronti dei suoi complici dirigendo l’intera attività.
La cessione dello stupefacente avveniva in luoghi da loro facilmente controllabili ma non particolarmente isolati, questo presumibilmente per sottrarsi ad eventuali controlli da parte delle Forze dell’Ordine, luoghi che coprono in maniera strategica, strutturale e capillare l’intero paese di Trasacco.
La ripartizione minuziosa del territorio da parte dei cittadini Marocchini ha evidenziato come sia stato attuato un consolidato sodalizio criminoso dove ognuno occupa e si occupa di ruoli ben definiti.
B.K. classe 86, al vertice del sodalizio criminoso, raccoglieva gli ordini degli acquirenti indicando loro il luogo dove recarsi per la cessione dello stupefacente in virtù della ripartizione del territorio, gestendo in autonomia le cessioni di suo interesse. Il B.K. effettuava autonomi spacci di stupefacenti nonostante fosse già sottoposto ad altra misura cautelare di “presentazione alla P.G.” presso il comando stazione di Trasacco.
E.H.M.A. classe 91, soprannominato “Lo Sfregiato”, stretto collaboratore del B.K., oltre ad interessarsi alla zona a lui esclusivamente assegnata, quale L.go della Caserma nei pressi del Tabaccaio, in alcune occasioni copriva anche la zona a ridosso del centro storico vicino a Piazza della Verdura;
Z.O. classe 81, alla pari del sopra citato connazionale, oltre ad occuparsi delle cessioni di stupefacente nella parte bassa del paese, in maniera esclusiva via Monte Velino nei pressi del Tabaccaio, all’occorrenza, dettata forse dall’assenza del connazionale preposto, copriva per le cessioni la zona centrale del paese.
L’attività tecnica eseguita, che ha incontrato notevoli difficoltà a causa del linguaggio utilizzato dagli indagati tra loro, e per la cripticità delle parole usate con la clientela per mascherare il tenore delle conversazioni, se pur limitata ad un breve periodo di osservazione, ha individuato piu di 100 capi di imputazione per altrettanti casi di spaccio, commessi dal B.K. da solo e con la complicità dei coindagati. Tali episodi si estendono in un periodo di tempo relativamente breve, circostanza che permette di ipotizzare un piu che cospicuo volume i d’affari realizzato nel comune di Trasacco.
Piu di 100 episodi di spaccio, 90 i grammi di cocaina sequestrati, suddivisi in piu di 70 involucri, durante le attività di riscontro su strada, piu di 40 i clienti/assuntori sentiti dagli investigatori e coinvolti nell’attività.
Le misure intervengono in un quadro di gravi indizi di colpevolezza attribuibili in maniera inequivocabile all’accertata attività di spaccio di sostanze stupefacenti attuata nelle pubbliche vie del Comune di Trasacco, con l’aggravante che in alcuni episodi di spaccio la sostanza stupefacente veniva ceduta in prossimità delle scuole e/o all’interno dei Giardini pubblici ovvero nelle vicinanze di bar e piazze, luoghi questi di ritrovo ed aggregazione giovanile. Il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di Trasacco ha assunto negli ultimi mesi una dimensione rilevante, che è stato anche oggetto di un particolare interesse mediatico a livello locale, non per ultimo la notizia riportata dalle maggiori testate giornalistiche locali, notizia dei primi di gennaio c.a. allorquando un gruppo di bambini del posto mentre giocavano, rinveniva all’interno di una fessura ricavata sul muro del Municipio delle dosi di sostanza stupefacente del tipo “Cocaina”, che ha destato enorme scalpore tra la popolazione.
La “misura” emessa dal gip del Tribunale di Avezzano ha previsto l’esecuzione della custodia cautelare in carcere nei confronti di B.K. e Z.O., della custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di E.H.M.A.