Avezzano. Nascondevano la droga nella discarica e sono accusati di una serie interminabile episodi di spaccio, trasporto, vendita e detenzione di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, ma anche marijuana e hashish. Sotto indagine 19 persone, quasi tutte di nazionalità marocchina oltre a 4 italiani, tutti capeggiate, secondo quanto accertato dai carabinieri che hanno indagato sul caso, da Edouar Yassir e ma anche Joseph Bya, entrambi con diversi precedenti penali e residenti tra Luco dei Marsi e Avezzano. La droga, secondo la procura marsicana, veniva smerciata tra diversi componenti della banda e i quantitativi di cocaina venivano venduti da un pusher all’altro oppure da un fornitore ai pusher. In alcuni casi la droga veniva anche nascosta nei terreni del Fucino tramite l’interramento dentro dei barattoli di vetro. Si tratta di una tecnica ricorrente tra gli spacciatori marsicani e già scoperta in diverse inchieste.
In questo caso i barattoli venivano nascosti anche in una discarica dismessa di Avezzano, a Valle Solegara. In altre occasioni, invece, alcuni degli indagati, erano stati trovati in macchina con piccole dosi di sostanze stupefacenti durante i controlli dei carabinieri. Tra gli accusati c’erano anche degli intermediari che facevano da Ponte tra i depositari di droga e gli acquirenti, fornendo anche un servizio di trasporto e recuperando i pagamenti necessari all’organizzazione per tenere in vita il flusso economico e provvedere ai successivi acquisti secondo le direttive di Bya e di un altro straniero, Ahmed Omari. I fatti risalgono al 2016 e sul caso la procura di Avezzano ha chiuso le indagini. Per i 19 indagati, di cui alcuni difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, le indagini sono state chiuse e ora, dopo la richiesta del pm, potrebbero essere rinviati a giudizio.