Avezzano. La Marsica territorio più a rischio per i tumori. E’ quanto emerge da uno studio eseguito in Abruzzo e presentato dall’Agenzia sanitaria regionale. E’ stato realizzato dal direttore dell’Asr, Amedeo Budassi, assieme a Vito Di Candia, Maria Elena Flacco e Lamberto Manzoli, oltre a uno staff di nove persone dell’Agenzia e riguarda l’incidenza nell’ultimo decennio. Secondo la ricerca preliminare dell’Asr sugli anni che vanno dal 2004 al 2013, la Marsica è una delle aree sotto osservazione per l’influenza dei tumori nelle cause di morte. Si tratta di un territorio in cui i decessi oncologici negli ultimi dieci anni sono stati superiori alla media abruzzese. Basti pensare che tra i 17 comuni al di sopra di tale dato, e quindi con maggiore incidenza, la metà fa parte del territorio marsicano. Sono otto infatti, quelli che superano la soglia. Si tratta di Avezzano, Celano, Aielli, Cerchio, Collarmele, Lecce nei Marsi, Carsoli, Oricola. Tra questi, secondo lo studio, i Comuni di Aielli, Cerchio e Collarmele presentano i dati più allarmanti. Il livello più basso di incidenza, considerando a 100 la media regionale, si registra in un’altra aera, a Tossicia, con un dato pari a 69, mentre quello più alto è nella Marsica, e precisamente ad Aielli e Collarmele, con 133. I 17 comuni al di sopra della media sono compresi in cinque aree di cui due sono marsicane (quella di Avezzano-Celano-Cerchio e quella di Carsoli-Oricola); Cisono poi l’area L’Aquila-Rocca di Mezzo, quella tra Pescara-Francavilla al Mare e quella di Bussi-Popoli. Lo studio Martedì prossimo la Giunta regionale delibererà l’istituzione del Registro tumori che consentirà di avere un quadro più ampio e dettagliato delle malattie tumorali e del loro possibile rapporto causale con l’ambiente, cioè con l’inquinamento.