Avezzano. La forte preoccupazione espressa dalla Fp-Cgil della Provincia dell’Aquila in merito ai drastici tagli sul costo del personale della Asl provinciale, pari a 1,5 milioni di euro, sembra essere purtroppo solo la punta di un iceberg. Con deliberazione del direttore generale numero 1990 del 30 novembre 2016, avente ad oggetto: “adozione ed approvazione del piano strategico 2017-2019, del bilancio pluriennale di previsione 2017/2019, del bilancio economico preventivo annuale 2017 della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, si rileva che nell’anno 2016 la Asl registrerebbe un costo del personale pari a circa 196.589.000 euro. Quindi l’effettivo taglio che si deduce confrontando i dati dalla Asl (196.589.000 euro) con i dati della nuova programmazione effettuata con delibera di giunta regionale (192.134.000 euro) è di circa 4,5 milioni di euro.
“A distanza di pochi giorni dalla nostra denuncia”, affermano Francesco Marrelli, Anthony Pasqualone e Angela Ciccone della Cgil Fp, “arrivano infatti i dati della Asl sia su una proiezione di chiusura annuale del costo del personale, sia sugli eventuali interventi da adottare per la riduzione dei predetti costi”.
La Asl nella delibera del direttore generale n 1990/20106, nel capitolo “manovre di contenimento per triennio 2017-2019” prevede un risparmio (e quindi un taglio) di 3,5 milioni sul costo del Personale. Tale risparmio di spesa sarà attuato con il blocco del turnover nella misura dell’80%, contro un previsione del 50% che sta a significare ulteriore riduzione della sostituzione del Personale cessato. Con tale manovra la Asl punta ad un risparmio di circa 2.000.000 di euro. L’ulteriore taglio di 1.500.000 sarà effettuato con la “parziale riduzione del personale in servizio con rapporto di lavoro flessibile da attuarsi mediante mancate proroghe/rinnovi del personale attualmente in servizio”.
Le condizioni finora descritte determinerebbero inevitabilmente la chiusura di servizi, il peggioramento delle condizioni di lavoro del personale e ulteriore perdita di posti di lavoro nella Provincia dell’Aquila. Come già segnalato è sempre più concreto il rischio di compromissione degli standard quali-quantitativi delle prestazioni sanitarie e l’effettiva continuità di erogazione dei servizi oggi previsti.
Tali condizioni saranno certamente a danno dei tanti cittadini che, privati delle reali garanzie assistenziali, si vedranno costretti a rivolgersi ai privati o ad altre strutture fuori regione al fine di trovare risposte alla concrete esigenze di cura con l’evidente danno economico e sociale che ogni cittadino dovrà accollarsi.
Il fabbisogno di personale che la Regione Abruzzo, per quanto sopra esposto, intende ridurre, va in forte contrasto con le reali esigenze dei servizi e dipartimenti aziendali, che quotidianamente rivendicano maggiore forza lavoro al fine di garantire la minima organizzazione dei turni di lavoro. E’ necessario quindi che la Politica e le istituzioni aprano gli occhi sul depauperamento che il territorio della provincia dell’Aquila subisce anche attraverso la costante riduzione di servizi, diritti e garanzie”.