Tagliacozzo. Il ritorno del bel tempo riapre le porte al Cortile d’Arme di Palazzo Ducale per un doppio appuntamento nella rassegna dei pomeriggi letterari del Tagliacozzo Festival. Alle 18 di oggi, mercoledì 17 agosto, prima presentazione del libro di Pierluigi Magistri, professore universitario di TorVergata con il suo volume Catasti e Catastazione, una fonte integrata per la ricerca geo-storica di Tagliacozzo. Interverranno Adriana Cottone, già
archivista della soprintendenza e la docente Silvia Scorrano dell’università “G.D’Annunzio” di Pescara.
A seguire alle 19, lo storico Fernando Riccardi salirà in cattedra per raccontare ai presenti il suo libro Brigantaggio PostUnitario, una storia tutta da riscrivere. In entrambi gli appuntamenti, modererà il giornalista Raffaele
Castiglione Morelli.
Nel volume di Magistri, si comprenderà l’importanza del catasto, concepito primariamente come strumento connesso all’accertamento dei redditi da sottoporre a tassazione o con funzioni probatorie inerenti alla proprietà
immobiliare, dismessa per vetustà la sua funzione corrente, e poi divenuto un valido strumento di indagine per la ricostruzione degli assetti paesaggistico- territoriali del passato, con particolare attenzione agli insediamenti umani e
prodottivi, alla viabilità, all’utilizzo dei suoli, alle qualità colturali, agli agrosistemi e così di seguito.
Le informazioni desumibili dalla fonte catastale, dunque, possono divenire di efficace ausilio sia in un’ottica retrospettiva di conoscenza del palinsesto territoriale, sia in visione prospettica come fondamento per la pianificazione del territorio. Il lavoro dell’autore ripercorre la storia dell’istituto catastale ed il suo utilizzo nelle indagini paesaggistico territoriali, nell’ottica di inquadrare la pratica della catastazione e l’utilizzo dei documenti catastali come fonte per la ricerca geo-storica, cui si è associato un preliminare studio dei libri catastali
conservati presso l’Archivio Storico Comunale di Tagliacozzo.
Con lo storico Riccardi, invece, il pubblico ripercorrerà la fase in cui l’irruzione “manu militari” di Garibaldi prima e dei piemontesi dopo nel Regno delle Due Sicilie, determinò uno sconvolgimento epocale che ben presto deflagrò in
tutta la sua virulenza. Da un lato, i soldati del re sabaudo che uccidevano, bruciavano e stupravano in nome della libertà e della fratellanza, dall’altra i briganti che cercavano disperatamente di difendere la loro dignità di
meridionali dalle grinfie di un branco famelico e feroce di lupi. Sull’atroce guerra civile che insanguinò il meridione d’Italia calò fitto e impenetrabile il velo dell’oblio. Fino a quando qualcuno iniziò a scavare negli archivi, a tirar fuori documenti, a leggere carte ingiallite e consunte ma dal contenuto inequivocabile, almeno quelle che erano sopravvissute al “naufragio”. E allora la verità è cominciata a venire a galla. E nessuno ha potuto più nascondere i fatti. Il volume di Riccardi vuole ricostruire per sommi capi la vera storia del brigantaggio postunitario, “una storia ancora tutta da scrivere”.
Fernando Riccardi, giornalista e scrittore, è autore di diverse pubblicazioni di carattere storico e in particolar modo di studi e saggi sul brigantaggio nell’Italia meridionale, materia sulla quale tiene convegni, conferenze e
seminari di studi in tutta Italia. Questo libro, giunto alla sua quarta ristampa, nel 2017 si è aggiudicato il premio speciale della giuria della XV edizione del Premio Letterario Internazionale “Lago Gerundo” di Paullo (Milano).