Avezzano. E’ morta a 44 anni dopo un intervento all’utero. Ora due medici e di due infermieri dell’ospedale di Avezzano sono accusati di omicidio colposo per la morte di P.D., 44 anni, di San Vincenzo Valle Roveto. I fatti risalgono a quattro anni fa quando la marsicana fu sottoposta all’intervento di asportazione dell’utero. Uscita dalla sala operatoria la donna è stata messa in una stanza del reparto per il decorso post operatorio. Qualcosa però sembra essere degenerato. Infatti subito dopo, nel giro di solo 8 ore, le sue condizioni sono precipitata ed è morta durante la notte. A distanza di quattro anni tutti i sanitari coinvolti nella vicenda sono finiti davanti al giudice del tribunale di Avezzano per la prima udienza a loro carico. Secondo l’accusa del pm, il sostituto procuratore Guido Cocco, i medici sarebbero responsabili di una cattiva esecuzione dell’intervento con una suturazione sbagliata. Gli infermieri, invece, sono accusati di un mancato controllo dei parametri vitali dopo che la donna era uscita dalla sala operatoria. Secondo la difesa, rappresentata dagli avvocati Carlo Polce, Franco Colucci ed Efisio Figus Diaz, la morte invece non sarebbe stata provocata da questioni legate all’intervento chirurgico, ma da altri avvenimenti derivanti dalla patologia di cui soffriva la marsicana. Subito dopo il decesso era stata presentata una denuncia da parte dei familiari ed era subito scattata un’inchiesta della procura della Repubblica di Avezzano. Erano stati disposti gli accertamenti e il sequestro della cartella clinica e la vittima sottoposta a un’autopsia. Alla fine la magistratura era arrivata a chiedere l’incriminazione dei quattro dipendenti dell’ospedale ed era scattato il rinvio a giudizio. La morte della 44enne poteva essere evitata? Sarà stabilito nel processo iniziato davanti al giudice Stefano Venturini, rinviato in attesa che venga fissata la seconda udienza.