Avezzano. Un importante contributo alla prevenzione oncologica femminile è stato consegnato questa mattina al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale civile di Avezzano: un nuovissimo isteroscopio, strumento fondamentale per esami specialistici come biopsie, rimozione di polipi e trattamento di sanguinamenti anomali.
La donazione è stata possibile grazie alla sinergia tra la Fondazione Carispaq, l’Associazione Viva! e il Comune di Avezzano, in un’iniziativa che ha suscitato grande soddisfazione e applausi da parte del personale sanitario.
Il vicesindaco Domenico Di Berardino ha sottolineato l’impegno costante dell’Amministrazione comunale a favore della sanità locale, evidenziando anche l’attenzione verso l’attivazione del parto indolore. “Un grazie speciale va all’Associazione Viva! e alla Fondazione Carispaq, veri ambasciatori di salute”, ha detto.
L’Associazione Viva!, attiva dal 2019 sul territorio regionale con iniziative dedicate alle pazienti oncologiche, ha spiegato l’importanza di questo strumento e il valore del progetto di umanizzazione delle cure oncologiche, volto a migliorare la qualità della vita delle donne in cura anche attraverso servizi di supporto psicologico ed estetico.
Alla cerimonia di consegna hanno preso parte il responsabile del reparto di ginecologia Alessandro Bonitatibus, la dottoressa Sandra Di Fabio, direttore del Dipartimento materno-infantile e del reparto di neonatologia dell’Aquila, che ha lodato l’impegno del Comune nei percorsi di prevenzione; il vicepresidente della Fondazione Carispaq Pierluigi Panunzi; la dottoressa Maria Rosaria Autore dell’Associazione Viva!; la dirigente scolastica Fabiana Iacovitti e diversi rappresentanti istituzionali locali.
Il responsabile del reparto, Alessandro Bonitatibus, ha concluso con parole di gratitudine: “Questo strumento è indispensabile per le nostre attività ambulatoriali e ci consente di offrire prestazioni di qualità sempre migliori. Riuscire a fare più prestazioni è un traguardo importante, e dimostra come donare e ricevere siano entrambe esperienze preziose”.