Avezzano. Insegnare a vivere ad un popolo è molto più difficile che far capire loro come si coltiva una pianta o come si costruisce una casa. Il Brasile è uno dei paesi con più cattolici al mondo, eppure ci sono zone dove la messa viene celebrata 1 volta al mese per carenza di sacerdoti. L’operato dei 600 missionari italiani diventa fondamentale, quindi, in una nazione che ha sete di Dio ma ha difficoltà ad accostarsi a lui. Ascoltando l’appello accorato del popolo brasiliano che ha voglia di riscatto don Beniamino Resta, carmelitano parroco di Sante Marie prima e Caruscino di Avezzano dopo, ha deciso di lasciare l’Italia e trasferirsi a Itaquaquecetuba, una città di 352.755 abitanti nello stato di San Paolo, dove la diocesi dei Marsi ha una missione. E’ lì che ogni mattina don Beniamino, insieme a don Giovanni marsicano in Brasile da 35 anni e due sacerdoti locali, si occupa di un territorio vastissimo dove si riesce a celebrare la messa tutte le domeniche nella chiesa madre e una volta al mese nelle altre 14 comunità. Ma la missione in Brasile di don Beniamino non è solo questo. E’ anche assistenza alle famiglie disagiate, ascolto dei giovani, servizio di accoglienza per le giovani madri che si ritrovano presto senza un uomo al fianco, o ai ragazzi che entrano nel baratro della droga. Grazie al Vangelo il sacerdote originario di Ercolano e gli altri religiosi cercano di insegnare a vivere ai loro parrocchiani avvicinandoli alla Chiesa e al modo di vivere secondo gli insegnamenti di Gesù. E’ un’opera di evangelizzazione che passa dai principi base della vita, dal rispetto dell’altra persona, dalla tutela del proprio corpo, fino ad arrivare poi alla scoperta del Signore. La missione della diocesi dei Marsi a Itaquaquecetuba ha diversi obiettivi da raggiungere, come la costruzione di una casa famiglia o di una mensa per poveri, che tenacemente porta avanti per dare una canche in più al popolo brasiliano. Per dare un sostegno al loro operato è possibile contattare i sacerdoti all’indirizzo [email protected]