Avezzano. “Sono stato tentato di partecipare, in prima persona ed anche in rappresentanza di Libera, alla manifestazione dei “Forconi”, ma ho avuto un altolà dalla mia coscienza che mi impedisce di prestar voce ad un movimento dubbio ed equivoco”. Con queste parole don Aldo Antonelli, parroco di Antrosano ed esponente territoriale di Libera, spiega la sua posizione sulle manifestazioni dei comitati 9 dicembre. “Ancora non trovo risposte certe e precise alla domanda intrigante di chi ci stia dietro questo movimento”, ha precisato il religioso, “da più parti, però, mi si mette in allerta. La Presidenza regionale del Piemonte dell’ANPI, per esempio, ha emesso un comunicato stampa che invita tutti gli antifascisti e i democratici a respingere con fermezza le iniziative illegali messe in atto da un fantomatico “Coordinamento nazionale per la rivoluzione 9 dicembre” che attraverso Facebook 09.12.13 ha indetto per lunedì 9 una manifestazione di protesta in tutta Italia rivolgendosi in modo particolare ad ambulanti, agricoltori, commercianti, autotrasportatori, disoccupati precari, e ad altre categorie «invitando il popolo italiano alla ribellione». Si tratta di evento apparentemente spontaneo, “organizzato” viceversa da provocatori e con l’attiva presenza di nostalgici del fascismo e del “tradizionalismo” cattolico lefebreviano anti papa Francesco; al punto che, come denuncia l’ANPI, in un’affollata assemblea dei promotori nei giorni scorsi tenutasi nel torinese, un sedicente leader, tale Danilo Calvani, agricoltore di Latina, ha auspicato la costituzione di «un governo temporaneo magari con una figura militare di riferimento”.
Ancora, i “Forconi” che fecero parlare di se’ in Sicilia, Forza Nuova, Terza Posizione e a Casa Pound sono parte attiva dell’iniziativa, in un pericoloso e torbido tentativo di pericolosa emulazione con la famigerata Alba dorata ellenica. Io mi unisco unisce all’appello alla vigilanza democratica dell’ANPI e denuncio pubblicamente la vicenda rivolgendo a tutti i cittadini democratici l’invito a respingere tali iniziative torbide e di stampo neofascista, intese a creare nel Paese un clima weimariano, vigilando e svolgendo azione di denuncia e informazione alla cittadinanza. Non è un caso che ad Avezzano, a piazza Torlonia, ci siano presenze “scomode” e “fuoricampo”!”.