Celano. Si respira un’aria di incredulità e angoscia nella città di Celano. La notizia della morte del dottore Francesco Ulanio ha gettato nello sconforto tutta la comunità. Perché Francesco Ulanio era una “colonna portante” della città, era un “celanese doc” e lo è stato per tutta la vita, senza mai abbassare la testa.
Domani mattina sarà eseguita l’autopsia che chiarirà la causa della sua morte. Aveva 47 anni.
Ieri mattina è stato colto da un malore che non gli ha lasciato via di scampo mentre correva nella zona dei grandi alberghi a Montesilvano, in provincia di Pescara. Insieme alla sua famiglia, il dottor Ulanio, medico di famiglia nella sua città, traguardo raggiunto dopo anni di pronto intervento sulle ambulanze e nelle guardie mediche, si intrattenava spesso sulla cittadina adriatica per trascorrere qualche giorno di vacanza.
Dopo l’esame tornerà a Celano, la camera ardente sarà allestita nella sua abitazione in via Alcide de Gasperi, nel quartiere che tutti conoscono come “Campitelli”. Presumibilmente dopodomani, mercoledì 8 giugno, si terranno i funerali.
Ulanio era un uomo dedito alla famiglia, alla moglie Antonella, nota nutrizionista e ai suoi tre bambini, Lucilla, Domenico e Agostino, che curava quotidianamente in tutte le loro attività.
Era un salutista, praticava sport a livello agonistico, aveva la passione per il rugby, la bici, la montagna, il crossfit. Aveva sempre il sorriso sulle labbra. Aveva sempre la battuta pronta e questo gli permetteva di essere una persona empatica. La stessa cosa, lo stesso atteggiamento, lo aveva nei confronti dei suoi pazienti. Era un medico scrupoloso, attento. Ha lottato “a spada tratta” contro l’ignoranza di chi nega la valenza dei vaccini, delle cure mediche, lo ha fatto sempre pubblicamente e sempre senza peli sulla lingua. Come era nella vita era nella sua professione. Insieme all’infermiera Assunta Moro era diventato il simbolo della vaccinazione anticovid: sono stati loro due a vaccinarsi per primi per poi dedicarsi a comunicare quanto più possibile alla popolazione la valenza della ricerca scientifica, contro ogni pregiudizio.
In queste ore un tam tam di messaggi ha ricoperto la rete, post che raccontano quello che era il dottor Ulanio, solo “Checco” per tanti amici, che lo hanno amato e che hanno avuto il piacere e anche la fortuna di conoscerlo.
“Per la nostra struttura oggi è un giorno molto triste… Per i nostri ospiti e per tutto il personale non eri soltanto il ”Medico”, ma l’Uomo, il Padre, il Marito, l’Amico. Abbiamo affrontato insieme a te uno dei momenti più brutti che la storia dell’umanità ricorda nell’ultimo decennio: la pandemia…ma con il tuo grande coraggio, la tua professionalità e presenza ne siamo usciti vincitori! Grazie Doc Francesco Ulanio!!!”, scrive la RA Santa Maria Valleverde di Celano, “Caro Doc oggi la comunità di Celano, la Marsica e chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarti perde una Persona speciale, un Cuore come pochi! Un pensiero speciale alla tua amata Antonella, ai tuoi meravigliosi figli, genitori e familiari tutti: dai loro il coraggio per affrontare un dolore tanto enorme. Vivrai per sempre con noi!”.
“La Old Avezzano Rugby comunica con profonda tristezza ed enorme dolore la prematura scomparsa di Francesco Ulanio, compagno di squadra e medico stimatissimo. Tutto il Rugby Marsicano si stringe intorno alla famiglia, ed in particolare alla moglie Antonella ed ai figli Lucilla, Domenico e Agostino”, il cordoglio dell’Avezzano Rugby.