Celano. Apertura straordinaria il 1° maggio della sezione archeologica del Castello Piccolomini di Celano e ingresso gratuito per tutti. Dopo la grande affluenza nel Lunedì di Pasqua, che ha registrato l’ingresso di 745 visitatori, le sale espositive e tutti gli spazi saranno aperti dalle 8,30 alle 19,30. Oltre alle collezioni di arte sacra, al piano terra saranno visitabili le sale che ospitano la Collezione Torlonia e la mostra “Le radici archeologiche del Parco Sirente Velino”.
La Collezione Torlonia conserva i reperti recuperati durante il prosciugamento del lago Fucino, voluti dal Principe Alessandro Torlonia e terminati nel 1875.
Di particolare importanza sono i rilievi in pietra che rappresentano il lago e gli insediamenti circostanti, tra cui una città circondata dalle mura con le sue abitazioni, le strade e il teatro.
La raccolta, oltre ai fregi del II sec. d.C., comprende anche monete, statuine, sculture, armi ed utensili che interessano un arco temporale che va dal III millennio a.C. fino al secolo XVI.
Nelle sale attigue è ancora visitabile la mostra “Le radici archeologiche del Parco Sirente Velino”, realizzata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo con la collaborazione del Parco Regionale Sirente Velino.
Il titolo racchiude in sé un voluto richiamo all’ambiente naturale e all’incontro con la sua anima archeologica, fondendo aspetti imprescindibili che da sempre hanno condizionato i processi umani. Il percorso, svolto per temi (i luoghi del silenzio, il territorio abitato, la vita nelle città e il respiro sacro), attinge a numerose località che oggi rientrano all’interno dei confini del Parco (Castelvecchio Subequo, Aielli, Celano, Rosciolo di Magliano dei Marsi, Secinaro, Pescina, San Potito di Ovindoli, Rovere di Rocca di Cambio, Cerchio).
Alcuni reperti sono presentati per la prima volta al pubblico; tra questi, la statua di Giove proveniente dal tempio italico di Castel di Ieri e i materiali, tra i quali rari oggetti in legno, da poco recuperati in un pozzo di grandi dimensioni scavato nel 2011-2013 nel piazzale del santuario di Ercole ad Alba Fucens. Sono inoltre esposti i materiali rinvenuti durante lo scavo in loc. Pratovecchio di Celano, tra cui corredi femminili con monili in oro, e alcune porzioni dei letti funerari in osso provenienti da Aielli, due dei quali saranno a breve rimontati e collocati definitivamente nelle sale del Castello.
Inoltre in provincia dell’Aquila sono visitabili le aree archeologiche di Alba Fucens,Amiternum e il Santuario dell’Ercole Curino a Sulmona. E’ l’occasione offerta ai visitatori dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per condividere i risultati di ricerche e scavi recenti e far conoscere le numerose realtà archeologiche presenti nell’Abruzzo interno.
INFO:tel. 366/9615633 – www.archeoabruzzo.beniculturali.it