Pescasseroli. Domani, sotto la direzione artistica di Dacia Maraini si inaugura la quinta edizione di “Pescasseroli legge” attesa manifestazione che sceglie Pescasseroli, cuore storico del Parco Nazionale d’ Abruzzo-Lazio-Molise per promuovere la lettura.
Dal 10 al 19 agosto a partire dalle 18,15, nel suggestivo scenario di piazza Umberto I si svolgeranno sei incontri con la partecipazione della direttrice artistica in dialogo con gli autori.
La direzione organizzativa della rassegna è affidata a Fiorella Graziani, con il supporto dell’Associazione Pescasseroli È W. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Pescasseroli (AQ) e sostenuta dal Centro per il libro e la lettura.
A Pescasseroli arriveranno Francesca Pansa e Renato Minore, Michela Matteoli, Stefania Battistini, Igiaba Scego, Vito Mancuso e Angela Mauro con un intervento musicale del coro Decima Sinfonia di Pescasseroli. Attraverso la presentazione di sei libri la piazza si confronterà con gli autori su tematiche che guardano alla nostra storia come al nostro contemporaneo, da Ennio Flaiano all’assurda e vicina guerra in atto, dalle nuove frontiere della neuroscienza al racconto dello sradicamento di chi vive in diaspora. Si guarderà al futuro e all’esigenza di ricercare un’etica comune per ragionare poi ancora di Europa con gli evidenti cedimenti dell’integrazione verso i crescenti nazionalismi. Ma partendo dalle parole scritte e parlate proprio alle parole scritte e parlate si guarda con speranza per la costruzione di un futuro migliore.
La rassegna prenderà il via il 10 agosto con la storia di un grande protagonista della cultura italiana: Ennio Flaiano. Renato Minore e Francesca Pansa lo hanno raccontato tra giornalismo, letteratura, cinema e vita privata nel bel libro Ennio L’alieno: i giorni di Flaiano. (Mondadori). L’ 11 agosto la neuroscienziata Michela Matteoli ci svelerà Il talento del cervello. 10 lezioni facili di neuroscienze. In un percorso per comprendere alcune delle funzioni cerebrali più straordinarie e per indicare a tutti come adottare le strategie che preservano le capacità cognitive. (Sonzogno).
Il 13 agosto Stefania Battistini, giornalista inviata del tg1, parlerà del suo coraggioso saggio Una guerra ingiusta racconti e immagini dall’Ucraina sotto le bombe (Piemme). Il 17 agosto sarà la volta della scrittrice italiana di origine somala Igiaba Scego che presenterà Cassandra a Mogadiscio (Bompiani). Il 18 agosto tornerà a Pescasseroli il filosofo e teologo Vito Mancuso con il saggio Etica per giorni difficili (Garzanti). Sempre venerdì 18 agosto alle ore 21.15, presso l’Abbazia Santi Pietro e Paolo, è in programma il Concerto Coro Decima Sinfonia di Pescasseroli diretto dal Maestro Anna Tranquilla Neri.
Pescasseroli legge si concluderà il 19 agosto con Angela Mauro, corrispondente per Huffpost da Bruxelles, che affronterà temi di politica europea attraverso il suo saggio Europa sovrana – La rivincita dei nazionalismi, con la prefazione di Lucia Annunziata (Feltrinelli).
A moderare gli incontri saranno i giornalisti:
Maria Rosaria La Morgia, Domenico Ranieri, Flavia Capone, Eugenio Murrali.
Le letture saranno a cura di:
Andrea Casanova Moroni, Barbara Amodio, Alice De Matteis, Alessandro Scafati.
Per info e contatti:
Direttrice organizzativa: Fiorella Graziani – mobile .347 6219167
Ufficio Stampa:
Giovanna Nicolai -. mobile 333 6638186
Carla Romana Antolini – mobile 393 9929813
@PescasseroliLegge
10 agosto
Francesca Minore e Renato Pansa
Ennio l’alieno. I giorni di Flaiano
Mondadori 1/11/2022
Come in una biografia, Pansa e Minore partono dalla natia Pescara, una Pescara che sa tanto di d’Annunzio, da una famiglia intesa all’utile e alla buona riuscita sociale – ma in realtà questa è soltanto in parte una biografia. E un flusso di memorie, di sogni, di sguardi, è un atto d’amore nei confronti di un personaggio difficilissimo da imbrigliare in una logica sequenza di fatti, ed è per primo Flaiano a mischiare le carte. Arriva a Roma giovanissimo e dopo le scuole ufficiali al Nord e la guerra d’Etiopia torna nella Capitale. Collabora alle migliori testate di allora: “Omnibus”, “Oggi”, “L’Italia letteraria”, “L’Europeo” e infine “Il Mondo” di Mario Pannunzio. Leo Longanesi gli chiede un romanzo in tre mesi e lui scrive “Tempo di uccidere”, primo vincitore del neonato Premio Strega. Apre la porta del cinema e scrive per tutti i registi ai quali si deve la rinascita del cinema italiano e la sua continuità: prolifica, smagliante e misteriosa la collaborazione con Federico Fellini. Ci sarebbe stata La dolce vita senza Flaiano? Forse sì. Ma il miracolo è il gioco fra due sensibilità così differenti. Flaiano ama o comunque accetta spesso la “committenza”; eppure, al contempo sogna il “suo” film che non riesce a prendere forma. Il bello di questa “ricostruzione di eventi” è che, pagina dopo pagina, stiamo alle calcagna di un italiano che non vuole essere ‘itagliano’, di un uomo che strappa la risata dell’intelligenza e dentro si macera, di uno scrittore vero, tormentato come un soldato che conosce la gloria di una perpetua ritirata. Marziano, alieno, amico della notte. Irripetibile. E l’Ennio che tutti chiamano Flaiano e nessuno conosce davvero, che si lascia inseguire come insospettato protagonista di un romanzo di amicizie, delusioni, solitudini, grandissimi dolori.
11 agosto
Michela Matteoli
Il talento del cervello. 10 lezioni facili di neuroscienze
Sonzogno 23/09/2022
Il cervello è l’organo in grado di invecchiare meno di tutti gli altri. Meno del fegato, della pelle o del cuore. Prendercene cura è la nostra unica opportunità di estendere la giovinezza, di assaporare a lungo la vita e di salvaguardare allo stesso tempo la salute del corpo. Come racconta in questo libro Michela Matteoli, tra i neuroscienziati italiani più riconosciuti a livello internazionale, il cervello ha un punto di forza: la plasticità, cioè la proprietà di modificare se stesso e di autoripararsi. È il motivo per cui può evolversi nel corso dell’intera esistenza, espandendosi, letteralmente, e costruendo nuovi collegamenti tra i neuroni. Un talento unico. In dieci lezioni facili di neuroscienze, l’autrice guida i lettori alla scoperta delle grandi potenzialità della nostra mente, ma anche del nemico principale del sistema nervoso: l’infiammazione cronica, che provoca invecchiamento precoce e innesca patologie come l’Alzheimer, il Parkinson e la depressione. Gli scienziati sono concentrati nella ricerca di metodi che contrastino la neuroinfiammazione e, per prevenire e rallentare i suoi danni, è possibile adottare protocolli di prevenzione, com’è quello dell’Istituto di Neuroscienze del CNR, diretto da Matteoli. Il talento del cervello vuole essere un percorso per comprendere alcune delle funzioni cerebrali più straordinarie e per indicare a tutti come adottare le strategie che preservano le capacità cognitive, dall’alimentazione al relax. Prima si comincia, meglio è. «Il nostro cervello non vola da solo» scrive la scienziata. «L’ambiente esterno, le molecole infiammatorie nel nostro sangue o i batteri del nostro intestino lo plasmano e lo modificano, e il nostro cervello risponde. Risponde in tono sommesso o ad alta voce. Ma risponde sempre.» Il libro fa parte della collana Scienze per la vita, ideata e diretta da Eliana Liotta.
Stefania Battistini
Una guerra ingiusta
Piemme – febbraio 2023
“Normal”. Questa è la reazione del popolo ucraino nel Donbas al suono delle scariche di colpi. – Ci siamo abituati -. Il 21 febbraio 2022 Putin ordina l’ingresso delle forze armate russe in Donbas per quella che chiama “operazione di mantenimento della pace”, però sono già otto anni che la regione più orientale dell’Ucraina vive nel terrore di un conflitto iniziato in sordina. Ma ci si può davvero abituare alla guerra e al fatto di poter morire in qualsiasi momento? Stefania Battistini, giornalista del Tg1 tra i primi a testimoniare gli orrori della guerra, ci accompagna nell’Ucraina sotto assedio attraverso i ritratti delle città colpite, delle case sventrate, delle scuole che al posto delle cartine geografiche sulle pareti mostrano cartelli che illustrano le armi. E soprattutto ci racconta le persone dalle vite spezzate che, nonostante tutto, non vogliono smettere di credere nella pace.
Igiaba Scego
Cassandra a Mogadiscio
Bompiani – febbraio 2023
A Roma, il 31 dicembre 1990, una sedicenne si prepara per la sua prima festa di Capodanno: indossa un maglione preso alla Caritas, ha truccato in modo maldestro la sua pelle scura, ma è una ragazza fiera e immagina il nuovo anno carico di promesse. Non sa che proprio quella sera si compirà per lei il destino che grava su tutta la sua famiglia: mentre la televisione racconta della guerra civile scoppiata in Somalia, il Jirro scivola dentro il suo animo per non abbandonarlo mai più. Jirro è una delle molte parole somale che incontriamo in questo libro: è la malattia del trauma, dello sradicamento, un male che abita tutti coloro che vivono una diaspora. Nata in Italia da genitori esuli durante la dittatura di Siad Barre, Igiaba Scego mescola la lingua italiana con le sonorità di quella somala per intessere queste pagine che sono al tempo stesso una lettera a una giovane nipote, un resoconto storico, una genealogia familiare, un laboratorio alchemico nel quale la sofferenza si trasforma in speranza grazie al potere delle parole. Parole che, come un filo, ostinatamente uniscono ciò che la storia vorrebbe separare, in un racconto che con il suo ritmo ricorsivo e avvolgente ci svela quanto vicende lontane ci riguardino intimamente: il nonno paterno dell’autrice, interprete del generale Graziani durante gli anni infami dell’occupazione italiana; il padre, luminosa figura di diplomatico e uomo di cultura; la madre, cresciuta in un clan nomade e poi inghiottita dalla guerra civile; le umiliazioni della vita da immigrati nella Roma degli anni novanta; la mancanza di una lingua comune per una grande famiglia sparsa tra i continenti; una malattia che giorno dopo giorno toglie luce agli occhi. Come una moderna Cassandra, Igiaba Scego depone l’amarezza per le ingiustizie perpetrate e le grida di dolore inascoltate e sceglie di fare della propria vista appannata una lente benevola sul mondo, scrivendo un grande libro sul nostro passato e il nostro presente, che celebra la fratellanza, la possibilità del perdono, della cura e della pace.
Vito Mancuso
Etica per giorni difficili
Garzanti, 8/11/2022
La sensazione più diffusa, in questi giorni difficili, è di smarrimento: viviamo in balia di un consumismo sempre più sfrenato, della paura suscitata da una guerra vicina e assurda, di una crescente incertezza del futuro. Avvertiamo il naturale bisogno di trovare un punto fermo su cui poter fare affidamento, ma al contempo constatiamo come a vincere e prosperare, attorno a noi, sia non di rado l’immoralità. Perché quindi il bene dovrebbe essere preferito al male, se questo risulta più conveniente e piacevole? Aiutandoci a fare chiarezza nel nostro intimo, con questo libro coraggioso e controcorrente Vito Mancuso ingaggia prima un ideale corpo a corpo con il più radicale tra i suoi nemici filosofici, Nietzsche, e poi ci guida, per mezzo di insegnamenti concreti e attraverso la pratica quotidiana dell’agire morale, verso la risoluzione dei tormenti, dubbi e conflitti che attanagliano le coscienze. Perché è solo ritrovando un’etica condivisa, e rinnovando il legame che ci unisce in quanto esseri umani, che le nostre ferite potranno finalmente essere rimarginate. La posta in gioco è altissima: chiamati a invertire la rotta di questa «nave dei folli» in cui si è trasformata la società, dall’esito delle nostre scelte dipenderanno il futuro del pianeta e le sorti delle generazioni future.
Angela Mauro
Europa Sovrana
Feltrinelli febbraio 2023
Il sovranismo è ormai la regola in un’Unione europea sempre più divisa. Non si tratta solo di Viktor Orbán, dei suoi alleati o delle sue teorie sulla “democrazia illiberale”. È il progetto di integrazione europea nel suo complesso a mostrare segni di cedimento sotto la pressione dell’ultradestra e di interessi nazionali che prevalgono su quelli comunitari. A farne le spese sono quei diritti e quei valori che l’Unione sarebbe nata per difendere e concretizzare. Il Next Generation Eu, meraviglia dell’era pandemica, è riuscito a indebolire i fuochi dell’euroscetticismo. La guerra in Ucraina e la crisi energetica rischiano invece di ridare fiato alla propaganda anti-Bruxelles. Europa sovrana scava nelle radici di questa deriva. Il titolo nega volutamente il contenuto per fissare un’aspirazione tradita o un’ambizione ancora possibile: a noi la scelta.