Avezzano. “Sono ore di angoscia, uno dei momenti più difficili della storia di questo territorio, dopo il terremoto. Le difficoltà di questi giorni non hanno però mai fermato l’instancabile macchina dei soccorsi, contribuendo ad intensificare gli sforzi e alimentando una speranza sempre viva”. Sono le parole, pronunciate con commozione e dolore, del consigliere comunale della Lega Tiziano Genovesi, uomo della opposizione al comune di Avezzano che su intesa con il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, dal primo giorno presente al campo base di Forme di Massa d’Albe in rappresentanza dell’Amministrazione, per coordinare le ricerche dei 4 escursionisti dispersi da domenica scorsa sul monte Velino dopo essere stati probabilmente travolti da una valanga mentre imperversavano condizioni meteorologiche proibitive. Un fatto che ha gettato la città in uno stato di choc.
Passano le ore e i giorni e proseguono incessanti le operazioni dei soccorritori per trovare traccia dei quattro avezzanesi Valeria, Gianmarco, Gianmauro e Tonino. In azione rappresentanti del Soccorso Alpino e Speleologico giunti da tutta Italia, affiancati dalla Guardia di Finanza, dai Vigili del Fuoco, dalla Polizia, dal nono Reggimento Alpini di L’Aquila e unità cinofile, addestrate al soccorso in caso di valanghe. “Siamo qui con le famiglie e i soccorritori, sempre con l’ausilio degli psicologi, per offrire un sostegno concreto anche a nome di tutta la Comunità che continua a dimostrare tanta solidarietà e a sperare, perché qui si lavora senza sosta e senza arrendersi allo sconforto”, sottolinea Genovesi. “Noi restiamo qui, c’è un tavolo tecnico permanente che coinvolge le amministrazioni di Avezzano, di Magliano, di Massa d’Albe. Questa mattina, come ogni giorno da lunedì, il lavoro è cominciato alle 7 con una riunione organizzativa. Le squadre di ricerca salgono in quota e cominciano a lavorare per poi chiudere la sera alle 17.30 con un’altra riunione per fare il punto della situazione e programmare nuovi interventi per il giorno dopo. Rispetto a ieri non abbiamo purtroppo particolari novità”.
Le operazioni di ricerca proseguono nonostante le condizioni estremamente difficili a causa del pericolo valanghe, del forte vento, delle temperature estremamente rigide e della presenza di pericolosi accumuli di neve fresca, esponendo a rischio l’incolumità dei soccorritori stessi.