Massa d’Albe. Sono 25 i giorni di ricerche per i quattro dispersi sul Monte Velino. I quattro amici marsicani, Valeria Mella, 25 anni, il suo fidanzato Gianmarco Degni (26), Gian Mauro Frabotta (31) e Tonino Durante (55), domenica 24 gennaio erano usciti per un’escursione in Valle Majelama, sul Monte Velino.
Si suppone che la direzione del loro percorso fosse quella di Colle del Bicchero.
Gli accumuli di neve degli ultimi giorni, non consolidati con quella caduta in precedenza, creano instabilità e quindi non è possibile per i soccorritori, al momento, raggiungere la quota.
Come dichiarato dal soccorso alpino si è tornato a parlare di un nuovo utilizzo delle cariche esplosive per far cadere la neve dalle creste per evitare eventuali valanghe.
E se da un lato la decisione da parte del prefetto dell’Aquila rimane quella di continuare in ogni caso con le ricerche, dall’altro il maltempo non dà tregua e quindi al momento non si può parlare di un ritorno in montagna con gli elicotteri da parte delle squadre dei soccorritori e nemmeno del ritorno in quota del georadar 3D per la mappatura delle aree, ottenuta tramite geolocalizzazione.
Da tre giorni ormai i soccorritori si danno appuntamento al campo base organizzato ai piedi del Velino, di fianco al campo sportivo di Forme di Massa d’Albe, per discutere di quale sia la strada migliore da percorrere per stringere i tempi. Se è quella di richiedere formalmente l’arrivo di un nuovo gatto delle nevi oppure di continuare a presidiare i luoghi oggetto di ricerca fino a quando non torneranno ad alzarsi le temperature che permetteranno alla neve di sciogliersi e abbassare così il livello della neve.
Un nuovo tavolo tecnico ci sarà domani pomeriggio, quando dovrebbe tornare a Forme anche Mauro Casinghini, direttore dell’agenzia regionale di protezione civile.