Luco dei Marsi. In riferimento ai fatti di violenza avvenuti sabato notte (articolo disponibile qui) è intervenuta la sindaca Marivera De Rosa, che in un post su Facebook ha cercato di chiarire come stanno le cose dal suo punto di vista.
La De Rosa esprime preoccupazione a riguardo ma solo perché, a suo dire, qualcuno “si è permesso di sfregiare un paese e i suoi cittadini sulla base di vaghe ipotesi, non supportate da alcunché di serio, se non illazioni”. Anche il video pubblicato, continua la sindaca, non mostrerebbe altro che qualche goccia di sangue, che potrebbe essere caduta dal naso di qualcuno che potrebbe essere inciampato, mentre il trambusto sarebbe da ricondurre alle attività commerciali presenti in zona. “Nel comprensorio ci sono ben otto telecamere mobili” continua la prima cittadina, “che svolgono egregiamente il loro lavoro“. Poi la De Rosa prosegue parlando dei giovanissimi, che a volte manifestano intemperanze “Ho un dialogo aperto con le famiglie, chiamate al difficilissimo compito di educare, e che sanno di poter avere in me un punto di riferimento, così come ho un contatto costante con le forze dell’ordine e la massima attenzione alla sicurezza”. Infine la sindaca chiude il post con l’invito alla responsabilità a famiglie, giovani ed esercenti, raccomandando a tutti di prendersi più cura del paese, come meriterebbe. Di seguito lo sfogo che la sindaca questa mattina ha pubblicato sul suo profilo social.
Sono stata allertata questa mattina, riguardo a un fatto grave che sarebbe avvenuto nel nostro centro storico, ed è con estrema preoccupazione che sono corsa a informarmi, non avendo avuto alcuna segnalazione al riguardo. Ora, leggiamo spesso di fatti di cronaca nera allarmanti, tristi, sconcertanti. Oggi la notizia triste, allarmante e sconcertante è il fatto che vi sia qualcuno che può sfregiare un paese e i suoi cittadini sulla base di vaghe ipotesi, non supportate da alcunché di serio, se non illazioni -. A supporto di un testo – viene allegato un video che riprende quattro gocce di sangue e il fatto che “i residenti” abbiano sentito un certo trambusto, vicino a degli esercizi commerciali, il sabato sera, va specificato per chi non conoscesse la zona. Quattro gocce di sangue che, per l’autore dello scritto sarebbero segno inequivocabile di “un regolamento di conti all’ultimo sangue” e che giustificherebbero un titolo che riporta “Disordini notturni degenerano nel sangue a Luco dei Marsi, ecco il video che denuncia l’accaduto”, dove il video sono, appunto, le quattro gocce di sangue. Qualcuno è caduto e ha perso sangue dal naso o simile?… Non ci è dato sapere, ma è lecito pensare che se vi fosse stata una lotta “all’ultimo sangue” lo scenario sarebbe ben diverso, e sarebbero intervenuti i carabinieri che, invece, da me interpellati al riguardo, mi hanno confermato di non aver ricevuto segnalazioni o richieste di intervento da Luco. Non è la prima volta che accade un fatto simile, tanto che si rimanda a un articolo di qualche giorno fa, dove il nostro paese veniva dipinto come il Bronx per un episodio su cui ognuno può farsi un’idea. Riguardo alle telecamere – l’articolista avrebbe potuto averne presto e bene notizia rivolgendosi all’amministrazione senza bisogno di raccolte firme per “sapere delle telecamere”. Avrebbe saputo con certezza che sono ben presenti nel comprensorio, incluse otto videocamere mobili che svolgono egregiamente il loro lavoro, come sanno bene le famiglie e i singoli convocati nel corso del tempo per alcuni fatti specifici. Tra l’altro, stiamo ulteriormente aumentandone il numero, con una spesa già disposta di circa 25mila euro. Riguardo poi al fatto che vi siano giovanissimi che talvolta manifestano intemperanze, abbiamo avuto modo di parlare in altre occasioni, e non credo sia questo il caso per demonizzare dei ragazzini o parlare di “movida fuori controllo”. Ho un dialogo aperto con le famiglie, chiamate al difficilissimo compito di educare, e che sanno di poter avere in me un punto di riferimento, così come ho un contatto costante con le forze dell’ordine e la massima attenzione alla sicurezza, a partire dall’implementazione della dotazione di telecamere, avviata già dal 2018 e all’organico della polizia locale, già aumentato. Soprattutto, ho un amore sconfinato per il mio paese, cosa che mi sarei augurata di vedere anche in altri, che invece, secondo copioni già visti in passato, non perdono occasione per denigrarlo agli occhi dell’intera Marsica e non solo. Possono accadere, come ovunque, episodi deprecabili. Sono accaduti, ma puntualmente li abbiamo affrontati, su tutti i piani e anche pubblicamente. – Stiamo lavorando da tempo per far rifiorire il nostro paese, lo facciamo anche attraverso la cura della cultura, dello sport, delle iniziative utili ad indicare ai bambini e giovanissimi altri orizzonti, interessi sani, ed è una realtà, quella che esprime la nostra comunità, dove pure non mancano contraddizioni, problematiche e complessità, come ovunque, bella, ricca di talenti, di ragazzi di buona volontà, brillanti, capaci di fare gruppo in senso positivo, e che merita rispetto, al di là e oltre di intemperanze che, pure quando avvengono – non scalfiscono la sostanza di un tessuto sociale sano e orgoglioso delle proprie radici. Torno certamente a raccomandare massimo senso di responsabilità a famiglie, esercenti, giovani, ma anche, a tutti e in particolare a qualcuno, cura e rispetto per il proprio paese. Lo merita, lo meritiamo.