Avezzano. Settecento domande di disoccupazione bloccate per un’indagine dell’Inps e della Finanza su 15 aziende del Fucino. L’istituto nazionale di previdenza sociale non erogherà i fondi a favore dei lavoratori perché sta verificando l’operato delle società. E così più di 700 braccianti rimarranno senza la disoccupazione che equivale a circa 150 – 180 giorni di lavoro. In pratica ogni dipendente ha presentato regolare domanda per avere dai 4mila euro, se è solo, ai 7mila se ha gli assegni familiari. Una routine comune a molti settori che però ora si è intoppata a causa della burocrazia e dell’iter delle indagini. “Ci sono decine e decine di famiglie in difficoltà”, ha commentato Marcello Pagliaroli, segretario della Flai-Cgil, “era già accaduto in passato che venissero bloccate le disoccupazioni per dei controlli in corso, ma ora sono coinvolte troppe persone. Non possiamo restare a guardare. Per questo chiediamo l’immediata costituzione di un tavolo con tutte le parti coinvolte per verificare il problema e capire su cosa vertono queste indagini aperte”. Oltre a non percepire la disoccupazione i lavoratori rimarranno anche assegni familiari, malattia e maternità. “Il problema rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale”, ha precisato Massimo Mastrodicasa della Flai-Cgil, “lo scorso anno ci sono state 150 domande di disoccupazione inevase controlli dell’Inps e della Guardia di Finanza, ora addirittura siamo arrivati a 700. Vogliamo capire di quali aziende si tratta e poi chiedere di saldare i lavoratori e andare avanti con le ispezioni. Non possiamo rischiare che intere famiglie restino senza un euro in tasca per errori altrui”.