Avezzano. I rifiuti e le discariche abusive stanno diventando un problema non solo per Avezzano ma per tutti i Comuni della Marsica. Il passaggio alla differenziata, già in vigore da anni in numerosi paesi del nord Italia e dell’Europa, sta creando qualche difficoltà nel territorio. Non tutti, infatti, amano dividere la carta dalla plastica, il vetro dall’alluminio e l’umido dal secco, e spesso ci si ritrova a fare un’unica busta da abbandonare in mezzo al verde. In questi giorni numerose sono state le segnalazioni pervenuteci direttamente dai nostri lettori che chiedono maggiori controlli per evitare che il fenomeno possa crescere ulteriormente e diventare una vera e propria piaga sociale. “Le discariche abusive sono in forte espansione, finalmente qualcuno si è accorto del fenomeno, in primis il neo assessore Verdecchia che decide di dichiarare guerra a tutti quei cittadini incivili, che con le loro sconsiderate gesta deturpano il paesaggio e l’ambiente”, ha scritto l’architetto Tommaso Santoponte, “bene, anzi no, male malissimo. Di fronte ad un fenomeno dilagante ci si dovrebbe almeno chiedere da cosa dipenda, cercare di prevenirlo anziché armarsi di cappa e spada con intenzioni bellicose verso gli incivili, aggiungerei anche, e disperati cittadini. E’ del tutto evidente che questa catastrofe ambientale è andata aumentando con l’introduzione della scellerata raccolta differenziata porta a porta, che nessuno si azzarda a criticare per paura di esser tacciato di inciviltà e trascinato nelle piazze e reso oggetto di pubblico ludibrio da parte di benpensanti ambientalisti dell’ultima ora, armati di forconi e ramazze pronti a giustiziare l’eretico sul rogo. Il problema è tutto in questo tipo di raccolta dei rifiuti, che obbliga a tenersi in casa volumi industriali di mondezza, la più disparata, suddivisa in ingombranti contenitori, quando si è fortunati, e si riesce a farcela entrare. Il più delle volte, alla presenza di una famiglia più numerosa, il tentativo di compostare il tutto nei bidoni multicolor è un’impresa titanica, con il risultato negativo garantito. Da qui la disperazione del capofamiglia, che in un vero e proprio atto liberatorio, decide di opporsi a quest’ assurda imposizione. Infrange le regole del vivere civile e si libera della scomoda spazzatura con il plateale applauso di tutti i membri del nucleo famigliare. Leggo che l’assessore, oggi più che mai, è intenzionato a contrastare il fenomeno a suon di multe e chiede al Wwf collaborazione per monitorare il territorio e scoprire in flagranza di reato gli improvvisati inquinatori. Non c’è nessuno che gli dica che il problema deve essere risolto alla radice? Che va rivista la raccolta dei rifiuti solidi urbani? Che così non funziona? Bene allora glielo dico io. Assessore si faccia promotore di un’iniziativa volta a migliorare la raccolta dei rifiuti solidi urbani, si potrebbe iniziare con la realizzazione d’isole ecologiche distribuite uniformemente nella città, magari schermate da piante sempre verdi, dove i cittadini possano riversare i rifiuti che altrimenti andrebbero ad alimentare le discariche abusive. Si rimettano i contenitori per la raccolta del vetro, carta e lattine, non davano fastidio a nessuno, nemmeno al decoro urbano, se adeguatamente inseriti. E comunque faccia quel che cavolo gli pare, ma eviti che le case degli avezzanesi continuino a essere depositi di monnezza. In ultimo il ritiro giornaliero dell’umido ovvero dell’organico. Non è pensabile che un cittadino, con necessità di allontanarsi il venerdì e tornare il lunedì mattina, sia costretto a tenersi un puzzolente deposito per una settimana intera, è oltretutto antigienico e pericoloso per la salute”. Il Comune nel giro di qualche mese ha individuato 26 discariche abusive che sta provvedendo a bonificare, ma il fenomeno continua a crescere e per contrastarlo si sta provvedendo anche a sanzionare le persone che vengono sorprese a gettare i rifiuti lungo la strada. “In pieno centro di Avezzano, al parcheggio gratuito della stazione, nei pressi della cabina ENEL c’è una vera e propria discarica a cielo aperto”, ha raccontato Fabio Macchia a MarsicaLive, “nonostante sia stato da me presentato un esposto in Comune contro questo scempio, realizzato da persone intente a bivaccare tutto il giorno in quell’angolo di vergogna della città, la situazione è ancora indecente e l’amministrazione fa finta di non vedere e, soprattutto, non vigila. Sarebbe facile scoprire i responsabili. Stanno sempre lì a sporcare”.