Celano. Tiene banco in questi giorni la vicenda legata alla maxi discarica abusiva rilevata dal NOE di Pescara sul territorio comunale di Celano. Il problema principale sembra essere quello di chi sia la colpa e chi dovrà pagare per questa dannosa vicissitudine. “Il gruppo consiliare Celano Solidale riguardo alla questione pone un punto ben più importante e cioè la difesa e la tutela del territorio e soprattutto del settore agroalimentare che è ad oggi l’unico segmento che, in pieno periodo di crisi, regge le economie locali e soprattutto quelle celanesi”, hanno commentato i consiglieri Antonio Del Corvo, Cesidio Pipierni e Linda Contestabile, “il punto fermo è che la legge pone in capo al Sindaco la responsabilità di intervenire per la bonifica dell’area; pertanto chiediamo a gran voce che lo stesso si adoperi immediatamente al fine di predisporre un adeguato e celere piano di bonifica da portare urgentemente in Consiglio comunale per le relative approvazioni; modificando, se del caso, anche il piano delle opere pubbliche per destinare tutte le risorse economiche necessarie al fine del raggiungimento della difesa del nostro territorio. Non possiamo permettere che si perda anche l’ultima risorsa economica disponibile e cioè l’agricoltura, che ad oggi vanta oltre 4000 aziende e da lavoro a circa 15.000 persone. Pertanto, ci faremo portavoce con tutte le associazioni di categoria, affinché venga tutelato l’intero comparto”. Al sindaco, Settimio Santilli ha risposto il segretario di circolo del Pd, Calvino Cotturone. “Invitiamo il sindaco e l’amministrazione a mettere a disposizione di tutto il Consiglio Comunale gli atti inerenti le attività di bonifica della discarica e delle attività di monitoraggio delle aree limitrofe avvenute negli ultimi anni”, ha precisato, “solo con la visione dei documenti ufficiali, da parte dei consiglieri comunali, si può evitare qualsiasi tipo di “strumentalizzazione” a carico della nostra Città ed evitare che si svolga un consiglio di sola passerella mediatica. Una domanda però devo farla -“Ma di quali strumentalizzazioni stiamo parlando? La nostra città è finita in cronaca nazionale per un problema ambientale che si trascina da anni e non per colpa dell’opposizione. Noi non tollereremo mai speculazioni a danno della salute dei cittadini. Non conosco la gravità della situazione e spero che non sia così grave come viene rappresentata dai media. Resta il fatto che se l’amministrazione comunale, e in particolare l’ex Sindaco Filippo Piccone e l’ex assessore all’ambiente Settimio Santilli, avessero fatto il loro dovere, ripulendo quell’area, continuando e completando l’opera di bonifica dell’ultima amministrazione di centro sinistra, oggi Celano, la sua economia agricola e turistica non subirebbero la gogna mediatica. Invece, i danni ambientali e di immagine sono incalcolabili e i responsabili sono noti. Credo siano evidenti inoltre i ritardi degli organi di controllo comunali che conoscono quella situazione già da diversi anni. Non è tollerabile che si continui a fare il gioco delle tre carte sulla pelle dei cittadini. Visitando quei posti chiunque si rende conto che l’area è completamente abbandonata a se stessa. Se il Sindaco vuole sviare l’attenzione sulle sue responsabilità si sbaglia di grosso. Voglio inoltre evidenziare che l’inerzia di questa amministrazione è visibile a tutti semplicemente guardandosi intorno. I rifiuti urbani e di attività artigianali vengono abitualmente abbandonati lungo i fossi e le strade di campagna. Basta farsi una passeggiata lungo il rio Santa Jona in località Santa Cecilia, ma anche in pieno centro storico. Questo è un altro grave danno all’immagine di Celano. Viene da chiedersi “Ma esiste un controllo del territorio e un’azione di prevenzione e repressione oppure si pensa di amministrare scaldando la sedia in comune?” Spero che nel prossimo consiglio Comunale ci sia il tempo per visionare documenti sull’attività svolta per controllare, scoprire e ripulire anche altre zone di Celano, prima che anche lì intervengano, tra qualche anno, i NOE”.