Celano. A 3 anni dal sequestro dell’area di San Marcello, che fece balzare Celano, sulla cronaca di giornali e telegiornali, come “nuova terra dei fuochi”, si è svolta la Conferenza dei Servizi conclusiva ai fini della chiusura del procedimento del Piano di Caratterizzazione della discarica per rifiuti non pericolosi autorizzata dalla Regione Abruzzo con Determinazione n. DN3/38 del 28/3/2007 ed attualmente in fase di gestione post-operativa.
Parliamo della discarica a “fagiolo”, quindi solo di una parte dei 44 ettari sequestrati. Gli organi presenti alla Conferenza dei Servizi sono stati oltre al Comune di Celano, la Regione Abruzzo, la Provincia de L’aquila, l’ARTA (Agenzia regione per la tutela dell’ambiente), la ASL e Aciam S.p.A.
E’ stata presentata nel corso della Conferenza la relazione delle campagne di analisi condotte attraverso dei piezometri (strumenti di rilevazione) sui terreni e sulle falde acquifere dell’area, per verificarne o meno il superamento dei limiti di legge e quindi l’eventuale inquinamento.
Le analisi sono state eseguite in periodi distinti maggio-ottobre 2017 e giugno 2018 – gennaio 2019 con rilievi settimanali.
In esecuzione del Piano di Caratterizzazione della discarica ed in ragione delle ulteriori necessità emerse nel corso del tempo, sono stati integrati altri piezometri nell’area, per fare analisi su più punti sia delle falde acquifere che dei terreni.
Le analisi sugli stessi campioni prelevati sui terreni e sulle acque, sono state fatte distintamente sia da personale specialistico di Aciam che da ARTA in contradditorio. Dall’esame dei rapporti di prova e dal confronto con i rispettivi risultati analitici, non si sono riscontrate differenze sostanziali, infatti la concentrazione dei parametri determinati non supera i limiti tabellari imposti dalla legge.
Ragion per cui le acque e i terreni della vecchia discarica di San Marcello a “fagiolo” chiusa anni fa dal Comune di Celano non sono risultati inquinanti e tutti i rappresentanti dei vari enti hanno espresso parere favorevole alla chiusura del procedimento e all’avvio degli atti amministrativi finalizzati all’esclusione della discarica dall’anagrafe dei siti contaminati.
“I risultati delle analisi sono relativi, ed è bene ribadirlo, afferma il sindaco Santilli, solo a una parte dei 44 ettari sequestrati, ovvero alla discarica consortile che fu regolarmente autorizzata. Voglio ringraziare il Noe, la loro professionalità ineccepibile ed inappuntabile e la piena collaborazione che ha offerto in questi anni al Comune di Celano con la piena volontà di fare chiarezza per addivenire alla piena verità, su una vicenda che tanto fece male all’immagine di Celano, e dove ci si lasciò andare con troppa fretta ed inopinatamente a commenti del tutto fuori luogo prima che i fatti fossero realmente accertati dagli organi preposti e competenti.
Abbiamo speso migliaia e migliaia di euro per la bonifica del piano campagna e per le analisi dei terreni e delle acque, come era giusto che fosse, perché la salute pubblica ha una priorità assoluta su tutto.
Era ed è interesse mio e del Noe stesso continuare nel monitoraggio dell’area e nei rilievi ed analisi degli ulteriori terreni sequestrati, compresa la discarica quadrata limitrofa, affinchè la verità venga a galla, qualsiasi questa sia, ma su dati certi ed inequivocabili in maniera da prendere le giuste decisioni e tracciare linee di azione chiare e nette soprattutto per il futuro da cui nessuno potrà discostarsi. Ecco perché ho proposto al NOE di addivenire rapidamente ad un accordo di programma che preveda linee guida precise e puntuali tra Comune, NOE stesso e Regione, da portare a ratifica in Consiglio Comunale.
Ne vale la salute pubblica di tutti noi, la salvaguardia dell’ambiente e delle coltivazioni fucensi, e l’immagine di Celano stessa.”