Avezzano. Continua la polemica sulle dimissioni del coordinatore cittadino del Pdl, Alfredo Chiantini, e di alcuni membri del partito. Dopo i chiarimenti dello stesso Chiantini e l’attacco dell’ex assessore Maurizio Bianchini, interviene Luca Marco Aurelio, candidato tra le fila di Cipollone alle amministrative 2012. “Dopo i titoli fuorvianti e le dichiarazioni dell’ex assessore Bianchini, sono costretto ad intervenire mio malgrado sulla vicenda delle dimissioni di Chiantini, mie e del Petracca dal coordinamento Pdl”, ha spiegato Marco Aurelio, “la decisione è stata per noi molto dura da prendere ma per chi non vive di politica rimanere in una nave che punta l’iceberg senza che nessuno dei comandanti fa nulla per evitarlo è veramente molto difficile. La politica che vogliamo noi è quella che loro stessi hanno abbandonato nel momento stesso nel quale hanno “conquistato” il timone di un partito che, nato per rappresentare milioni di italiani, è diventato presto il salvatore degli interessi di pochi con l’impegno di molti. Non lasciamo per colpa di Silvio, così come qualcuno ha voluto banalizzare, ma lasciamo perché abbiamo la volontà di mostrare a quanti rimasti delusi dal Pdl che esiste ancora una parte, giovane e dinamica, dalla quale e con la quale poter ripartire. Se è vero che nessuno dei “capi” si è strappato i capelli per il nostro abbandono, (precisiamo che hanno abbandonato tre under 40 che tanto hanno dato e avrebbero potuto dare al movimento ), è ancor più vero che non ci aspettavamo altro da chi, da tempo, è impegnato a perdere consensi (non solo elettorali). A Bianchini ( ex assessore PDL ora coordinatore di Alleanza di centro ) mi piacerebbe ricordare quante volte lui stesso ha elogiato le virtù morali di Chiantini; e se è vero che forse il presente sta dando ragione alle sue scelte e ancor più vero che in un movimento democratico si devono accettare anche scelte non totalmente condivise. Tutti noi decidemmo all’epoca dei fatti da lui contestati di accettare le scelte dei vertici credendo fossero state ponderate per il bene comune di tutto il movimento. È per noi ipocrita e ideologicamente sbagliato uscire perché non viene candidato il nostro amico”.