Avezzano. Inquinatori dell’ambiente incastrati dalla Polizia locale messa sulla pista giusta dalle “tracce” rimaste sui rifiuti smaltiti nelle discariche abusive alle porte della città. Scattano pesanti multe (600 euro) e il primo ordine di bonifica per un 40enne, R. B., “reo” di aver smaltito abusivamente un paraurti rotto e 4 pneumatici, nella discarica individuata nella zona dell’ex zuccherificio, tra via Newton e via Trara, dal reparto di tutela ambiente e territorio impegnato a tutto campo nella lotta agli inquinatori dell’ambiente, in perfetta sintonia con la filosofia dell’amministrazione capitanata dal sindaco Giovanni Di Pangrazio. A incastrare il 40enne, messo nei guai dai rifiuti “firmati”, le tracce di alcuni numeri della targa e il lavoro investigativo del nucleo guidato dal capitano Giulio Bonanni con il coordinamento del comandante Luca Montanari che, partendo da quel piccolo indizio, ha ricostruito il puzzle e dato il nome all’autore: sentito in caserma l’uomo ha ammesso il fatto per il quale è stato multato e invitato a recuperare i rifiuti speciali e a smaltirli correttamente. Nel corso dei controlli su tutto il territorio la Polizia locale ha individuato una nuova discarica in località Noce Leone, al confine tra Avezzano e Massa d’Albe, dove sono stati ammassati vecchi materassi, lastre di eternit, plastica, ingombranti, e perfino pagelle, dichiarazioni dei redditi e altri documenti con tanto di nomi e indirizzi finiti già sui verbali degli agenti che hanno emesso le prime due multe di 600 euro a testa, mentre altre sono in arrivo. Ora nel mirino della Polizia locale, in azione a 360° per contrastare il fenomeno delle discariche abusive aumentato con l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, sono finiti i volti rimasti impressi in alcuni negativi rinvenuti nella discarica vicino all’ex zuccherificio. L’obiettivo, ovviamente, è quello di dargli un nome e di far scattare le relative contestazioni previste dalle leggi per chi inquina l’ambiente e mette a rischio la salute pubblica, due cavalli di battaglia dell’amministrazione capitanata da Giovanni Di Pangrazio.