Avezzano. Sono passati dieci anni da quel tragico giorno del 2015, quando il destino ha portato via Filippo Iafolla, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di chi lo amava. Un ragazzo di soli 19 anni, pieno di vita, sogni e speranze. Dieci anni senza il suo sorriso e la sua immensa gioia di vivere, ma Filippo ha lasciato un’impronta indelebile, il ricordo del suo altruismo, della sua bontà, della solidarietà verso il prossimo, anima gentile che vive nei cuori di chi lo ha conosciuto anche per un breve istante.
Filippo viveva ad Antrosano di Avezzano, ma il suo cammino lo aveva portato a Roma, dove studiava all’università, iscritto alla facoltà di Ingegneria. Amava la vita, la scuola, i suoi amici, e aveva davanti a sé un futuro promettente. Era un ragazzo brillante, con un sorriso contagioso che illuminava ogni ambiente.
Quel giorno fatale, mentre si trovava in università, Filippo fu colpito da un malore improvviso e, in un attimo, la sua vita si spezzò. Ma Filippo ha lasciato anche un messaggio di grande generosità: donò gli organi, un gesto di altruismo e di speranza che testimonia il suo grande cuore e il suo desiderio di fare del bene anche dopo la sua scomparsa. La mamma Rosanna, il papà Marco e il fratello Giacomo, gli zii, i cugini continuano a ricordarlo con amore infinito, portando nel cuore il suo sorriso, la sua energia e la sua gioia.