Avezzano. Genovesi insulta, Presutti querela. “Ieri a seguito di una mia riflessione politica sull’ultima tornata elettorale”, afferma il consigliere di maggioranza Gianluca Presutti, “ho subito dal consigliere di minoranza Tiziano Genovesi un vile, sguaiato e inqualificabile attacco personale. Parlare di miei interessi personali nell’azione amministrativa su Piazza del Mercato, intervento progettato dalla precedente amministrazione, della quale non facevo parte e tra l’altro da me più volte criticato sia in ambito istituzionale che sulla stampa è una calunnia che non posso accettare”. Ma non finisce qui.
“Falsa e diffamatoria”, aggiunge Presutti, “è anche l’allusione alla “politica delle raccomandazioni e a zone d’ombra” che mi viene rivolta. Chi mi conosce sa che la mia vita è stata soltanto studio e professione, non ho mai avuto bisogno di raccomandazione neppure ne ho mai cercate o ricevute. Veramente incommentabile è infine il riferimento in chiave denigratoria alla politica della prima Repubblica, evidentemente con allusione a mio padre, morto ormai da alcuni anni, la cui onestà e limpidezza di comportamento politico sono note a tutti. Per tutte queste ragioni e per contrastare l’imbarbarimento della dialettica politica presenterò una denuncia – querela nei confronti del signor Tiziano Genovesi: annuncio sin da ora che tutte le somme che sarà condannato a versarmi saranno devolute in beneficenza”.
Per quanto riguarda poi l’analisi del voto, -questo era l’oggetto dell’intervento, “confermo che a mio parere la Lega ha subito l’ennesima sconfitta elettorale non essendo riuscita a presentare liste in nessun paese della Marsica e non avendo eletto nessun sindaco, se non, forse, a Civita D’Antino e comunque all’interno di una coalizione civica. Da quello che si può comprendere”, conclude Presutti, “i leghisti nostrani dopo la cocenti sconfitte di Avezzano, Chieti, Sulmona, Ovindoli e compagnia perdendo, esultano perché rispetto al passato hanno qualche amministratore nei consigli comunali. Cosa banale, considerato che, in passato nei consigli comunali erano del tutto assenti; nulla di nuovo. Giova ricordare che all’elezione di Avezzano la Lega aveva ottenuto un buon risultato in una coalizione perdente; in questa tornata elettorale dopo abbandoni ed epurazioni varie, forse dovuti all’eccessiva sudditanza politica verso gli aquilani, il partito ha segnato un brusco arretramento. Mi sento di dire che, con i criteri di Genovesi, Napoleone avrebbe potuto festeggiare la sconfitta di Waterloo! Confermo, infine, che come tante altre persone moderate e di centrodestra anch’io, sollecitato da alcuni amici, mi sono interessato, in un primissimo momento, a capire che cosa fosse la Lega e quale indirizzo avrebbe potuto prendere”.
“Mi sono bastati però i due incontri ai quali ha fatto riferimento Genovesi per comprendere (e lo dico ovviamente con il massimo rispetto per tutti coloro che credono, invece, in quel progetto politico) di non avere nulla a che fare con quella forza politica non solo perché, nonostante le prime aperture, non sarebbe mai diventata quella forza liberale e popolare della quale a mio parere vi è grande bisogno ma soprattutto perché a livello locale è caratterizzata da una subalternità politica e personale all’Aquila”, conclude, “del tutto inaccettabile. Ma di questo i cittadini avezzanesi hanno dimostrato di essere consapevoli con il voto espresso alle ultime amministrative”.