Avezzano. A pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale Gianni Di Pangrazio, già sindaco di Avezzano, scrive una lettera alla sua città e si mette a disposizione per la candidatura a primo cittadino con l’obiettivo di dare un rilancio ad Avezzano.
“Cari concittadini, dove eravamo rimasti?!? Questa è la domanda che penso sia giusto usare per riprendere, insieme, il percorso amministrativo interrotto tre anni fa”, esordisce nella sua lettera, “una domanda significativa che mi permette di comunicarVi la mia decisione di tornare ad essere al fianco e prima ancora al servizio della nostra amata Avezzano. Ho avvertito in voi, sempre più numerosi, lo sgomento per il presente insieme alla preoccupazione per il futuro difficile che ci attende. Per questo motivo è giunto il momento che la città riconquisti gli spazi perduti: un declino che ha provocato una profonda crisi d’identità politica, prima che economica e sociale, e che ha visto la nostra città essere spesso terra di conquista.
Questo deve finire. “Avezzano città territorio e guida dell’intera Marsica”, è questo il grido di orgoglio che ogni cittadino deve rivendicare con un sindaco ed un’amministrazione in grado di affrontare le sfide future, rilanciare la città e cogliere le opportunità e le linee di finanziamento per promuovere e sostenere lo sviluppo e l’economia cittadina, il commercio, l’artigianato e l’agricoltura, volano strategico per le nostre aree. In un mondo competitivo ed articolato, come quello di oggi, ogni azienda, impresa o organizzazione ha bisogno di competenza e professionalità per conquistare nuovi mercati. Avezzano non fa eccezione, ecco perché deve affidarsi a persone che hanno un bagaglio di esperienze amministrative e politiche di alto spessore, in modo che non perdano tempo prezioso e le facciano riconquistare la centralità che merita. Oggi ereditiamo una situazione disastrosa.
Mi rivolgo a tutti coloro che amano la città, in particolar modo ai giovani, punto di forza della nostra società, affinché mettano a disposizione le loro competenze e il loro entusiasmo, perché da questa esperienza possa germogliare la migliore classe politica del futuro. Da parte mia prendo l’impegno, quando sarò sindaco, di dialogare con tutte le forze politiche e a tutti i livelli. Sarò il sindaco di tutti. Per questo desidero formare una coalizione di liste civiche, senza steccati, che accolga quanti hanno voglia di metterci la faccia per il bene di Avezzano. Per offrire alla nostra Città una chance di successo è necessario impegno e responsabilità, unendo tutte le migliori sinergie presenti sul territorio, uomini e donne che, vivendo quotidianamente Avezzano, vogliono tornare ad esserne i protagonisti .
Occorre una squadra coesa e determinata per riportare al centro il nuovo ospedale del quale si è persa traccia, per far assumere i primari e coprire i numerosi posti di lavoro nella sanità, per realizzare la “Cittadella dello Sport”, per rimettere in carreggiata il Campus universitario, per riportare il Parco del Salviano agli antichi fasti, per potenziare ed efficientare il sistema di videosorveglianza, già avviato con l’istallazione di 50 telecamere, al fine di presidiare e garantire la sicurezza nei luoghi più sensibili del territorio comunale. Sogno una città sul modello “Scuole sicure”, che ha rappresentato l’emblema della buona amministrazione: Avezzano è la prima città d’Abruzzo ad avere scuole di ogni ordine e grado con edifici ad alto efficientamento sismico ed energetico, messi a disposizione dei nostri ragazzi, del corpo docente e di tutti gli operatori scolastici in tempi record.
Ricordo, solo per fare alcuni esempi, le battaglie combattute al fianco dei lavoratori della ex Micron e della Cartiera per la difesa dei posti di lavoro, degli Avvocati e degli operatori della giustizia per la difesa del Tribunale, il potenziamento della Caserma dei Vigili del Fuoco, “Avezzano città cardioprotetta”, l’istituzione del servizio di emodinamica H24 i fondi regionali ottenuti per il complesso di Villa Torlonia ex Arssa (4,8 milioni di euro) e l’impianto irriguo del Fucino (50 milioni di euro), nonché i numerosi progetti realizzati in campo sociale. È giunto il momento in cui Avezzano, unitamente gli altri comuni della Marsica, torni ad avere voce in seno alla diverse organizzazione istituzionali attraverso il rilancio del “Parlamentino dei sindaci” per esaminare e risolvere le diverse e numerose problematiche di tutto il territorio marsicano. Il programma interrotto va ripreso ed arricchito col contributo di tutti.
Se ho commesso qualche errore è stato perché ho riposto in taluni politici e burocrati troppa fiducia, ma di questo ne farò tesoro. Ora rialziamo la testa con dignità e mettiamoci insieme per formare un gruppo di persone che faccia squadra lealmente e riprenda le fila dei progetti che non abbiamo potuto portare a termine. Tutti insieme per la nostra amata Avezzano”.