Avezzano. “Vigili urbani di nuovo in strada, a contatto con la gente, ripresa dei pattugliamenti notturni sul territorio, ripristino del poliziotto di quartiere, più incisiva collaborazione di mezzi e professionalità tra polizia municipale e le altre forze dell’ordine” Il candidato Gianni Di Pangrazio, dopo l’ennesimo scippo di 10 giorni fa ad Avezzano, in via Monte Grappa, ai danni di un’anziana donna, e un altro episodio di violenza riportato oggi dalla stampa, vara il progetto sicurezza per tentare di restituire alla comunità avezzanese la tranquillità pubblica venuta meno, ormai da molti mesi, a causa dell’escalation della microcriminalità. “Furti, scippi, violenze, soprattutto ai danni degli anziani”, afferma Di Pangrazio, “hanno gettato Avezzano nella paura. Nel contrastare queste azioni criminose i vigili urbani possono svolgere un ruolo importante, con la loro presenza nelle strade, tra la gente, recuperando verso il cittadino l’immagine di positiva figura di riferimento e di educatore invece che di mero repressore che si limita a fare contravvenzioni. La semplice presenza della divisa dell’agente di polizia municipale in strada”, aggiunge Di Pangrazio, “oltre a rassicurare la gente, costituirebbe un deterrente contro atti di violenza. Inoltre va reintrodotta la figura del vigile di quartiere con un dato territorio da presidiare e con compiti di minuta ma preziosa collaborazione con i residenti, come l’aiuto agli anziani, il servizio alle uscite delle scuole, salvaguarda degli spazi verdi e prevenzione contro atti di vandalismo su arredi urbani. E’ necessario il ripristino del pattugliamento notturno da parte della polizia municipale, soprattutto nelle periferie che sono più esposte al rischio criminalità. In questo progetto complessivo va stabilito un coordinamento e una più stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine per integrarne la loro preziosa e meritoria azione sul territorio. Il Comune, in particolare, può offrire la disponibilità dei propri mezzi tecnici alle altre forze dell’ordine e, nel contempo ricevere da quest’ultime, nel quadro di una comune e più incisiva lotta al criminalità, il valore aggiunto delle diverse professionalità. Inoltre, a mio avviso, nel nuovo consiglio comunale, andrà individuato
un consigliere referente, per un quartiere o una determinata zona della città, che si raccordi col sindaco per un monitoraggio di natura amministrativa”.