Avezzano. “Il problema degli scarichi inquinanti nei canali del Fucino e dei depuratori mal funzionanti, opportunamente sollevato dalla Confagricoltura, ripropone la pressante esigenza dei controlli nel territorio e quindi la necessità di battersi per mantenere un presidio della Forestale ad Avezzano” Gianni Di Pangrazio, candidato a sindaco, raccoglie e condivide in pieno l’appello dei responsabili della Confagricoltura, per l’impatto negativo sia sulle coltivazioni sia sulla salute pubblica. “Affinché sia salvaguardata la qualità dei prodotti e delle coltivazioni”, dice Di Pangrazio, “occorre mantenere e incentivare i controlli non solo sugli scarichi inquinanti delle acque reflue dei Comuni nei canali di bonifica del Fucino ma anche sulle numerose discariche a cielo aperto, l’ultima delle quali scoperta appena qualche giorno fa tra San Pelino e Paterno, nei pressi di una falda acquifera”. “E’ ovvio infatti che l’inquinamento delle acque, in senso ampio, può pregiudicare la qualità dell’irrigazione della coltivazione e causare rischi per l’alimentazione e la salute dei consumatori”. “Ma come sarà possibile raccogliere il legittimo appello della associazioni di categoria agricole se, come ormai deciso il 16 marzo scorso, i vertici nazionali hanno deciso di sopprimere il Distretto della Forestale ad Avezzano, stabilendo che i 13 comandi del territorio comunale debbano far capo ad altre realtà?”. “Anche l’inadeguato funzionamento dei depuratori, giustamente sottolineato dalla Confagricoltura, investe il problema delle verifiche sul territorio comunale; tuttavia, dopo la chiusura del Distretto forestale, tali controlli rischiano di non poter più essere svolte in modo efficace”. “Stupisce quindi che nei giorni scorsi qualcuno, a decisione ormai presa, finga falsi interessamenti sul Distretto della Forestale con esponenti del Governo, solo per fini elettorali, credendo di poter manipolare un’opinione pubblica che è invece attenta ai fatti e non si fa prendere in giro”. “Chi ha amministrato negli ultimi 10 anni cosa ha fatto per evitare che fosse cancellato il presidio di Avezzano? Ha mai intrapreso iniziative, organizzato mobilitazioni, svolto azioni ai diversi livelli istituzionali per tutelare la salubrità del lavoro degli agricoltori e, in modo più ampio, la salute pubblica nel territorio?” “Non mi limiterò ad annunci generici poiché ho intenzione di compiere azioni concrete, coinvolgendo associazioni professionali, a cominciare da quelle agricole, e tutti i cittadini; tra l’altro, intendo promuovere una mobilitazione di protesta sul Salviano contro la soppressione del Distretto Forestale”. “Per quanto riguarda”, aggiunge Di Pangrazio, “lo stallo del progetto di 90 milioni, per la realizzazione di un moderno sistema irriguo nel Fucino, serve sicuramente un’azione sinergica in cui i Comuni debbono avere un ruolo attivo e incisivo rispetto all’assenza registratasi finora”