Avezzano. Non è stata una semplice riunione, quella che si è svolta nella casa parrocchiale della Santissima Trinità, ma un’occasione importante per annunciare ai cittadini l’istituzione dei “Consigli di Quartiere”. L’incontro, fortemente voluto dal sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, è nato dall’idea del primo cittadino di ascoltare i residenti della zona per individuare la destinazione dell’area smantellata e bonificata, dopo la demolizione dell’ultima casetta asismica di via Garibaldi. A fianco del sindaco c’erano il presidente del Consiglio Comunale, Domenico Di Berardino, l’assessore ai lavori pubblici, Antonio Di Fabio, numerosi rappresentanti della maggioranza e i dirigenti comunali.
Don Ennio Tarola ha letto, a nome della comunità del popoloso quartiere, la lettera di ringraziamento al sindaco e all’intera amministrazione per l’opera eseguita. Nella nota, il parroco, insieme agli abitanti, ha aggiunto la formale richiesta di salvaguardare l’area liberata dalle baracche, destinandola ad un parcheggio, con la possibilità di intitolare il largo alla memoria di Monsignor Franco Michetti che per 18 anni ha esercitato il suo ministero nel quartiere.
“La zona del Cupello e della Santissima Trinità è sempre stata nel cuore di questa amministrazione – ha dichiarato il sindaco – è qui, infatti, che abbiamo compiuto la nostra prima opera con la realizzazione della piazza adiacente alla chiesa. E anche in questo caso, non potevamo lasciare che il quartiere perseverasse nelle condizioni indecorose e antigeniche causate dalle baracche. Ci siamo messi subito all’opera e abbiamo trovato i fondi necessari alla realizzazione dell’intervento; ora restituiamo alla cittadinanza un’area che troverà la sua destinazione solo grazie all’accordo di chi la vive ogni giorno e ne conosce esattamente le reali necessità. Sottoporremo la proposta del parroco e dei cittadini al vaglio della Giunta e del Consiglio Comunale, così da poter attivare l’iter necessario.
Ma, c’è di più – ha aggiunto – anche questa volta, è da qui che parte il nuovo progetto di democrazia partecipata. Abbiamo diviso la città in 17 macro aree comprese le frazioni, ad ognuna di essa corrisponderà un Consiglio di Quartiere, composto dai rappresentanti dei cittadini che vivono nel relativo quartiere e dai consiglieri comunali, che si faranno portavoce delle istanze comuni della zona di riferimento. A testimonianza di ciò, c’è una delibera approvata dall’assise comunale, dove viene adottato il regolamento che prevede e disciplina i Consiglio di Quartiere, stabilendo che proposte e azioni amministrative rivolte ai cittadini di una specifica comunità dovranno essere condivise con il relativo Consiglio. Lo stesso bilancio dell’Ente sarà costruito insieme alla popolazione, sulla base delle istanze rappresentate dal CdQ. Il sogno di una città che ogni giorno diventa sempre più a misura dei suoi cittadini, può diventare realtà grazie ad una collaborazione forte e attiva della popolazione e questa amministrazione ci crede da sempre”.