Avezzano. “Farò un consiglio comunale straordinario all’interno del Tribunale, con tutti i sindaci della Marsica, avvocati, Camera Penale, cittadini” Con un’iniziativa inedita – che suona come una vigorosa chiamata a raccolta dal forte valore simbolico per la città e la Marsica – il sindaco Gianni Di Pangrazio raccoglie l’invito alla mobilitazione delle istituzioni abruzzesi, formulato nei giorni scorsi dal difensore civico regionale, Nicola Sisti, a difesa dei cosiddetti Tribunali minori d’Abruzzo. “Dopo la formazione della nuova Giunta comunale, il cui varo è ormai imminente”, dichiara il sindaco, “vi sarà il primo consiglio comunale e, in tempi brevi, l’elezione del presidente del Consiglio. Fatti questi passaggi proporrò all’assemblea cittadina di svolgere la prima seduta all’interno del Tribunale, come segno di concreta mobilitazione. “Occorre dare”, dichiara il sindaco, “un segnale di forte compattezza che coinvolga tutti i sindaci del comprensorio marsicano. La difesa e il rilancio del Tribunale, oltretutto, si inquadrano in quel progetto di Avezzano città leader della Marsica di cui mi sono fatto garante e che intendo portare in avanti nell’interesse di tutta la popolazione. Come prima istanza”, aggiunge, “ho già avviato con alcuni sindaci della Marsica un accordo di massima per fare in modo che ciascun Comune offra un
contributo alle spese di gestione del Palazzo di Giustizia. Da questa prima soluzione- tampone partiremo per alzare una diga – insieme a sindaci, Ordine degli avvocati, Camera Penale, associazioni cittadine – che faccia da argine invalicabile a ogni tentativo di smantellare il nostro presidio giudiziario”. “Va sottolineato con forza che il Tribunale è un presidio di legalità contro la criminalità di un territorio che, oltre ad Avezzano e la Marsica, interessa anche altre, ampie aree vicine”. “Tutte le comunità interessate”, conclude Di Pangrazio, “si opporranno al tentativo di sopprimere un Tribunale che è il primo in Abruzzo per produttività, senza il quale ci sarebbero enormi disagi per cittadini, aggravi di spese, disagi negli spostamenti, difficoltà per i professionisti”