Avezzano. “Un forte cambiamento nel funzionamento della macchina comunale che passi attraverso una nuova mentalità del personale e soprattutto degli amministratori, l’innovazione tecnologica e una totale trasparenza dell’apparato amministrativo, con servizi pubblici da adeguare alle esigenze della gente”. Sono i passaggi salienti dell’intervento del candidato a sindaco, Gianni Di Pangrazio, nel corso del 50esimo congresso dell’Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, tenutosi nei giorni scorsi a L’Aquila, all’Auditorium della scuola della Guardia di Finanza, in cui si è dibattuto anche dei nuovi sistemi contabili degli enti locali. “Perché la macchina comunale cambi e migliorino i servizi ai cittadini”, dichiara Di Pangrazio, “occorre che l’ente locale si riappropri della propria autonomia tramite i propri regolamenti e una più incisiva capacità organizzativa. Il Comune deve poter tornare a decidere da solo, dall’interno, riprendendosi lo spazio per la gestione dell’interesse pubblico, senza subire i vincoli normativi, introdotti da Stato e delle Regioni, che peraltro, secondo gli esperti, sono a rischio
di incostituzionalità. In questo senso i servizi erogati ai cittadini non devono essere rigidi, nella struttura e nelle modalità operative, bensì adeguati alle effettive necessità degli utenti; un esempio? Gli orari degli asili comunali che oggi non tengono conto delle esigenze di genitori e bambini. Per modificare concretamente il funzionamento dell’apparato comunale le tecnologie, per quanto importanti, non sono sufficienti; serve un radicale modifica della mentalità di tutti coloro, parte politica, dirigenti e semplici dipendenti; inoltre
è necessario che il lavoro del singolo dipendente venga effettivamente agganciato al risultato. In quest’ottica è stato decisivo il contributo dei dottori commercialisti ai Comuni perché hanno saputo trasmettere al personale una maggiore capacità in termini di
efficienza e di mentalità aziendale. Il nuovo corso della macchina comunale dovrà essere all’insegna della trasparenza
e quindi il Comune, al di là dei semplici auspici, dovrà diventare una vera e propria casa di vetro; tutto ciò, oltreché una necessità, è una precisa indicazione prevista dalle apposite leggi che prevedono una compiuta attuazione della trasparenza entro il 2013”.