Avezzano. Giovanni Di Pangrazio è impegnato nel confronto diretto con i cittadini sul territorio del Comune. Un confronto faticoso, dato che si svolge in decine di incontri, ma fortemente voluto dal candidato sindaco del “Progetto per Avezzano” proprio per acquisire dalla voce diretta degli elettori le priorità della comunità ed affinare per tale via il programma amministrativo. “Un primo dato che emerge con forza – dice Di Pangrazio – è l’assoluta insufficienza, per non dire l’assenza, delle politiche sociali dell’amministrazione uscente. L’area del disagio sociale sta aumentando in maniera preoccupante ed iniziano a moltiplicarsi pure episodi di microcriminalità. I cittadini vogliono risposte dalle istituzioni, vogliono aiuto e sicurezza a partire dal Comune che di tutte le istituzioni è quella più vicina alla società civile. E’ mia intenzione rifondare il sistema cittadino del welfare: i servizi saranno realizzati attraverso la mobilitazione di maggiori risorse pubbliche e private, con il massimo coinvolgimento dell’associazionismo locale. A tale proposito, giovedì 19 (alle ore 17.00 c/o Comune di Avezzano, sala conferenze) incontrerò le associazioni di volontariato per aprire una fase di ascolto e di condivisione programmatica con l’articolata realtà del terzo settore”. “Tra le priorità che vogliamo perseguire – chiosa Di Pangrazio – sia gli interventi sulla famiglia, cellula sociale fondante, sia le azioni di sostegno alle persone in condizioni di fragilità quali anziani, minori, disabili etc. Per la famiglia forte attenzione agli asili e alle scuole per l’infanzia, una politica delle tariffe dei servizi sociali improntata al rapporto reddito/carico familiare. E per le risorse osservo che la precedente amministrazione ha trascurato, anche in tale settore, importanti fonti finanziarie alle quali attingeremo rispondendo ai bandi comunitari fino ad oggi quasi ignorati (come quelli sulla domotica per gli anziani o sulle politiche giovanili o sullo sviluppo sostenibile)”. “Sui servizi sanitari in particolare occorre aprire subito una vertenza con la Regione, alla quale è attribuita gran parte delle competenze in materia. Avezzano è attualmente penalizzata da criteri assurdi di ripartizione dei servizi sul territorio che, di fatto, privilegiano realtà demograficamente meno rilevanti. Non è più tollerabile l’attuale situazione che vede i nostri presidi sanitari erogare servizi di rango non adeguato al bacino di utenza del comprensorio che gravita sulla nostra città”. “Grazie alle risorse così recuperate – dice Di Pangrazio – potremo offrire servizi migliori alla cittadinanza, pensare ad aiuti economici per i disabili e per le famiglie in difficoltà anche con lo strumento del microcredito. Sperimenteremo forme di sostegno al reddito familiare, con l’estensione della fascia di esenzione dalle tariffe e l’introduzione del modello della “family card” a supporto dei nuclei familiari poveri e con persone inferme”. Insomma occorre una vera e propria “rivoluzione copernicana” nelle politiche sociali, ad oggi del tutto inefficaci. “Per promuovere il nostro progetto ‘Avezzano solidale” sarà determinante la sinergia con il volontariato, con la Chiesa, con tutte le istituzioni e con la Scuola, anche per quanto riguarda la sensibilizzazione delle nuove generazioni su argomenti delicati quali la sicurezza stradale, i rischi delle dipendenze, la legalità e il bullismo. Un progetto specifico del Comune sarà la messa in rete dei cittadini utilizzando le nuove tecnologie e sperimentando nuove avanzate modalità di assistenza domiciliare e di sostegno a distanza nel quadro del progetto ‘Avezzano Smart City’”.“Dobbiamo avere maggiore cura ed attenzione per gli anziani – sottolinea Di Pangrazio – favorendone la permanenza presso il loro domicilio, assistendoli all’interno di una rete forte di relazioni e calore umano. Gli anziani costituiscono anzitutto una risorsa da valorizzare, e per questo va sostenuta la loro disponibilità all’impegno sociale. L’attenzione del Comune per gli anziani e per le persone disabili disegna il livello di civiltà ed il biglietto da visita della città, dei suoi servizi e dei suoi spazi di vita da migliorare per tutti, nessuno escluso”.