L’Aquila. Il Consigliere Regionale Giuseppe Di Pangrazio torna sulla questione della ricostruzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica classificati E. Condivido la preoccupazione del consigliere Ricciuti sul presunto ritardo nel ripristino delle abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) del comune di L’Aquila. Mi si chiarisca però il perché si parli di inattività dell’amministrazione comunale quando, a distanza di due anni dal sisma, restano oscuri i motivi per i quali il Provveditorato alle Opere Pubbliche, soggetto attuatore degli interventi di ricostruzione degli alloggi Ater classificati E, non abbia ancora attivato le procedure necessarie ad avviare i lavori di riparazione degli stessi, pur avendo ricevuto a tal scopo fondi per un importo di circa 82 milioni di euro. Si tratta di un ritardo ingiustificabile dal momento che i cittadini, ora più che mai, hanno bisogno di segnali concreti e della definizione di tempi certi entro cui effettuare il rientro nelle proprie abitazioni. Come ben sappiamo –continua il Consigliere- l’Ater ha già espletato tutte le procedure di approvazione delle perizie e di affidamento dei lavori per la riparazione degli alloggi A, B e C. Ci chiediamo per quale ragione i lavori per il ripristino degli edifici E siano ancora fermi e nessuno si preoccupi di sollecitare il Provveditorato alle Opere Pubbliche ad accelerare i tempi. Il Presidente Chiodi, a questo punto, dovrebbe assumere decisioni tali da far si che il Provveditorato si attivi nel recupero dei circa 682 appartamenti E o, nel caso, trasferire le competenze ad altro soggetto.