Lecce nei Marsi. A faccia a faccia con l’orso di notte, seconda puntata. È passato esattamente un anno, sono tornati gli scout e torna lo stesso scenario. Gli orsi si avvicinano alle tende e gli scout hanno paura e così chiamano i carabinieri.
È successo la notte scorsa a Lecce nei Marsi, nel campo scout conosciuto come “La Guardia”. L’anno scorso stesso episodio in località Fonte Licia.
La chiamata al 112 è arrivata intorno alle due di notte. Dell’accaduto è stata data notizia anche all’amministrazione comunale ed è stato necessario l’intervento del sindaco, Augusto Barile, che ha messo a disposizione del gruppo scout i locali comunali.
Due episodi praticamente identici accaduti a distanza di un anno. La località in cui insiste il campeggio è chiaramente un corridoio naturale dell’orso bruno marsicano. Si tratta di boschi di faggio dove c’è acqua e dove i plantigradi vivono da sempre. Siamo alle porte del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Ed è chiaro che l’arrivo di esseri umani che portano cibo richiama l’attenzione della fauna selbvatica, attirata facilmente dagli odori.
L’orso, che si trova nel suo habitat naturale, a quanto pare però fa paura agli scout. E allora scatta la chiamata al 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Collarmele che hanno “traslocato” il gruppo di giovani a valle. E ben poco hanno potuto fare gli uomini in divisa per i due animali che come unica colpa hanno il fatto di essere condizionati dall’odore del cibo.
I coraggiosi orsi bruni marsicani, poche decine di esemplari (è una sottospecie in via di estinzione) che continuano a rappresentare, con la loro essenza, una Regione che può ancora vantare la conservazione di una natura selvaggia e indomita.
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