Avezzano. Di Matteo inaugura la sede elettorale e dialoga con le associazioni sportive. Domenica il candidato sindaco Nazzareno Di Matteo ha aperto con un minuto di silenzio la sede elettorale di via Veneto per partecipare al dolore per la scomparsa del calciatore del Livorno Piermario Morosini. Dopo aver salutato i numerosi ospiti coglie l’occasione per sottolineare che “è una sede frutto dell’autofinanziamento, anche per questo diciamo basta con i soldi ai partiti, come facciamo noi devono fare anche loro. Abbiamo cominciato la campagna elettorale in sordina ma diventiamo sempre più numerosi, se tutti ci crediamo abbiamo già vinto; gli altri credono di dover fare i cento metri ma non hanno capito che questa bellissima campagna elettorale è una maratona e i giochi non sono fatti: ad Avezzano sono 38.000 gli aventi diritto al voto ma negli ultimi anni sono andati a votare in 25.000; ben 13.000 avezzanesi non si recano alle urne, noi vogliamo convincerli a votarci per vincere e liberare la città dai due blocchi contrapposti”. La giornata è dedicata nello specifico all’associazionismo sportivo e a tal proposito Di Matteo sottolinea l’importanza della prevenzione nello sport soprattutto a livello giovanile. L’amministrazione comunale dovrà contribuire all’acquisto dei defibrillatori su ogni impianto sportivo. Sul tema interviene poi il capolista Roberto Lucantonio che parla di realtà come la Pinguino, la palestra Metrò, e l’associazione Millepiedi: “Noi ne abbiamo fatto un lavoro educativo per i bambini e di sostegno alle famiglie. Il comune non deve elargire contributi a pioggia ma sostenere e finanziare le famiglie con i redditi bassi affinché ognuno possa avere la possibilità di praticare lo sport che più gli piace; la nuova amministrazione deve aiutare le associazioni sportive abbattendo i costi fissi come ad esempio l’energia promuovendo l’installazione di pannelli fotovoltaici favorendo gli investimenti per creare lavoro”. Di Matteo interviene sull’argomento sport ricordando il proprio passato da calciatore di serie C con l’Avezzano ponendo l’attenzione sulle discipline agonistiche in cui troppo spesso si registrano morti improvvise e inspiegabili come quella del calciatore del Livorno. Gli fa da spalla Stefano Guarracini, giovane cardiologo dell’ospedale di Teramo: “Come medici operiamo nelle strutture sportive con la prevenzione per i problemi cardiovascolari; la Pinguino e la Metrò ad esempio richiedono a chi fa attività l’elettrocardiogramma obbligatorio e sono contento nel dire che grazie a questa semplice ma fondamentale prassi di prevenzione ci siamo accorti che due persone avevano problemi al cuore e gli abbiamo salvato la vita. Morosini era un calciatore, per questo la sua morte ha fatto notizia ma non dobbiamo dimenticare che in Italia solo quest’anno ci sono state 980 morti cardiache improvvise; i medici non possono curare tutto ma una corretta prevenzione fa sì che si possano evitare tante morti: anche in questo campo Nazzareno Di Matteo ha fatto”.