Avezzano. Liberi di votare l’uno o l’atro schieramento. E’ questo il messaggio lanciato ai suoi elettori dal candidato Di Matteo nel corso di una conferenza stampa in comune. Un messaggio che non nasconde però l’insoddisfazione di una città che pur premiando la propria lista, ha fatto in modo che «tutto cambi per non cambiare nulla». Nazzareno Di Matteo, con 1075 voti, ricorda di essere stato «il candidato sindaco che ha preso il maggior numero di voti rispetto a quelli espressi dalla propria lista, anche di più rispetto a Di Pangrazio e Cipollone». Poi lancia una proposta che ha il sapore di una sfida ai due contendenti al ballottaggio. «Suggerisco ai due candidati di proporre la squadra degli assessori prima del voto, in modo da permettere agli elettori di far scegliere anche la squadra che li accompagnerà». Per quanto riguarda l’orientamento di voto, ha affermato che «sarà lasciata libertà ai cittadini». Sul mancato accordo con i candidati Rubeo e Cosimati ha spiegato che «era finalizzato a un coordinamento delle liste civiche». «Il centrodestra ci avevano proposto il posto da vice sindaco e due assessori, Di Pangrazio invece un apparentamento. Senza informarci poi hanno fatto delle scelte personali, scelte di cuore. Sono orgoglioso», ha aggiunto, «del mio passato politico, ma oggi non mi sento di appartenere né a uno né all’altro schieramento». Sul programma ha spiegato che «i temi importanti di questa città non sono stati affrontati in campagna elettorale. Ho chiesto un confronto pubblico con gli altri candidati sindaci ma non è stato fatto. Mi sono accorto che entrare nella macchina burocratica per un cittadino è difficile, e il problema deve essere risolto con dei servizi efficienti». Per il futuro ha assicurato che continuerà «con il movimento costruito anche nelle altre tornate elettorali per portare avanti i nostri valori e le nostre idee».