Avezzano. Conti Arap. Il vicesindaco, Domenico Di Berardino, riporta il presidente di Arap, Giuseppe Savini, con i ‘piedi per terra’.
“La storia dell’amministrazione favorevole alla vendita del centro fieristico”, replica Di Berardino, “non ha alcun fondamento, poiché su quel punto non c’è stato alcun incontro, tanto meno di condivisione politica. Avremmo detto di no. Arap, come si suol dire, se la canta e se la suona, con una evidente stonatura, mentre il tono del presidente è a dir poco fuori luogo, visto che Avezzano, carte alla mano, risulta socio con il 9,1623% del capitale”.
Ma il punto centrale della questione è un altro, i conti di Arap, visto che nel bilancio del 2020 sono stati iscritti debiti per 49 milioni 860 mila 572 euro, mentre i crediti ammonterebbero a 29 milioni 177 mila 158 euro. Un saldo negativo comunque preoccupante.
“Se questi sono i numeri iscritti in bilancio”, sottolinea l’assessore Loreta Ruscio, “più che enfatizzare grandi successi e risanamenti a parole forse il presidente Savini dovrebbe preoccuparsi un po’. Ma non vogliamo entrare in polemiche distruttive, tanto meno politiche, poiché l’unico reale interesse dell’amministrazione è quello di salvaguardare le casse comunali e quindi le tasche dei cittadini avezzanesi attraverso un’operazione di chiarezza assoluta sui conti, le quote e gli iter procedurali che hanno determinato la situazione attuale”.
Intanto le lancette dell’orologio continuano a correre velocemente verso l’ora x, ovvero la scadenza dei dieci giorni per un incontro chiarificatore chiesto dall’assessore e dai dirigenti dell’ente al presidente Savini. La partita sui conti
dell’Arap, quindi, a meno che il presidente non scenda a più miti consigli, sedendo a un tavolo con un socio che detiene quasi il 10% delle quote per fare chiarezza, rischia di spostarsi su altri lidi.