Avezzano. “Devi andare dove ti esplode il cuore, dove gli occhi si riempiono di meraviglia”: questa una delle didascalie scritte da Gian Mauro Frabotta, 31 anni, uno dei 4 escursionisti dispersi dal 24 gennaio sul Monte Velino.
Nella giornata di ieri sono stati recuperati 3 dei quattro escursionisti. Stamattina all’alba sono partite le operazioni per il recupero del quarto.
Frabotta, 31 anni, e il suo amore per la montagna. Solo qualche tempo fa, nell’ottobre del 2019, il marsicano, che lavorava all’Eni a Milano ed era tornato nel territorio marsicano per lavorare in smart working a causa dell’emergenza pandemica, era salito a 6189 metri, sull’Imja Tse, sulle vette dell’Himalaya. “La gratitudine è un sentimento che mi appartiene”, scriveva Gian Mauro in un post sui social, sotto a un’immagine-dedica a suo papà Mauro, titolare della salsamenteria della città, e alla mamma Maddalena, insegnante, “allora volevo ringraziare chi mi sponsorizza da trent’anni. Un giorno te lo porterò sul tetto del mondo il tuo prosciutto Pà”.
Una passione per la montagna viscerale, le sue foto che ne sono testimonianza. “Grazie per avermi trascinato in queste straordinarie sfumature della più profonda libertà”, si legge nel suo ultimo post su Instagram. Con lui, sulle cime del Monte Velino, la 25enne Valeria Mella, il suo fidanzato Gianmarco Degni (26) e Tonino Durante, 55 anni, titolare della coltelleria di via Marconi ad Avezzano.
Tanti i messaggi di affetto sui social per ricordare Gian Mauro, tra dolore e vicinanza alla famiglia. “Almeno dio che si prenda lui cura di te”, e ancora “è così che immaginavi il paradiso, eh Gian Mauro? Così lo immaginavate tutti voi. Siete sulla vetta più alta, avete tutto sotto controllo. Siete liberi di scalare tutto ora, la libertà è sempre per i coraggiosi come voi. Il Monte Velino vi ha voluto tenere tra le sue braccia e questa cosa non gliela perdoneremo mai. Buon viaggio ragazzi”.
Nei prossimi giorni verrà proclamato il lutto cittadino, probabilmente in occasione dei funerali.