Avezzano. Depuratore conteso sul tavolo del Ministro dell’Ambiente: il Prefetto dell’Aquila chiamato in campo dal Comune per assumere i poteri sostitutivi sulla controversa questione, Consorzio per lo sviluppo industriale-ex Ato 2-Cam, che rischia di rinviare “sine-die” l’attivazione del nuovo impianto di depurazione di Avezzano -costato 9milioni e 300mila euro- e indicare il legittimo gestore, ha girato la decisione al Ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti. Francesco Alecci, -nella risposta immediata al Comune sul dossier inviato il 15 marzo-, seppur condividendo tutte le preoccupazione espresse dal sindaco, Gianni Di Pangrazio, dall’assessore all’ambiente, Roberto Verdecchia e dalle associazioni di categoria, ha comunicato di non poter esperire interventi diretti sulla materia, dichiarando però di voler seguire scrupolosamente gli sviluppi della problematica finalizzata a riferire al dicastero ogni utile elemento per assumere le determinazioni. “Gireremo immediatamente il dossier al Ministro dell’Ambiente”, afferma Verdecchia, “affinché assuma in tempi brevissimi, previa istruttoria, le decisioni consone all’attivazione ed in particolare alla gestione del nuovo depuratore destinato a risolvere in massima parte i problemi ambientali delle acque reflue della città di Avezzano che confluiscono nei canali del Fucino. Il tempestivo intervento del Prefetto”, continua l’assessore, “oltre a dimostrare la comprovata sensibilità, esperienza e capacità nell’affrontare problemi di natura ambientale, conferma ancora una volta di come debba essere salvaguardata l’intera popolazione marsa e, in stretta sinergia con tutte le associazioni di categoria, tutelare le produzioni dell’area fucense che rappresentano una, se non la prima fonte di reddito, per migliaia di imprenditori agricoli, lavoratori addetti al settore e per l’intera Marsica”.