Avezzano. In riferimento alle notizie dei giorni scorsi sulla diffida dell’ATO 2, a firma del suo direttore Corrado Rossi, ad affidare l’impianto di depurazione consortile al Comune di Avezzano, per la successiva consegna al CAM, in nome e per conto dell’ARAP –Azienda Regionale delle Attività Produttive (già Consorzio Industriale di Avezzano) rendo noto attraverso il legale Alfredo Iacone come stanno le cose. “E’ evidente l’intesa tra Comune di Avezzano ed ATO 2 che, andando a braccetto, cercano di “sottrarre” all’ARAP la gestione del nuovo depuratore di strada 2, ma anche nei confronti dell’ingegner Rossi si deve ribadire che, al contrario di quanto da lui affermato, la gestione del depuratore consortile viene svolta dall’Arap in applicazione delle vigenti disposizioni di legge. Il nuovo Codice dell’Ambiente stabilisce espressamente che fino alla emanazione di un apposito regolamento ministeriale, la gestione degli impianti di depurazione già gestiti dai Consorzi per i nuclei industriali resta affidata agli stessi (e quindi ora all’ARAP che li ha assorbiti), mentre le norme citate da Rossi si riferiscono agli Enti locali, quindi ai Comuni, e perciò alla gestione del SII (Servizio Idrico Integrato) del quale i Consorzi non fanno parte ed è cosa ben diversa dall’attività dei Consorzi stessi. Inoltre, sorprende non poco che Rossi dimentichi che l’ATO 2 (come tutti gli Enti d’Ambito) è stato soppresso con legge nazionale, che la Regione Abruzzo ha istituito un Ambito Unico Territoriale Regionale ancora commissariato e che dimentichi che tutti gli atti compiuti dagli ex ATO dopo la soppressione (come la diffida dell’ing. Rossi!) sono nulli; tanto, che lo stesso Rossi scrive in calce alla sua diffida “salva la necessità di conoscere il parere della Regione Abruzzo”! Infine, il direttore dell’ex ATO 2, se ha cuore un’efficace gestione della depurazione, farebbe meglio ad interessarsi dell’impianto di depurazione di Pozzillo, gestito dal CAM, che ad oggi risulta essere chiuso e totalmente inattivo.