Avezzano. Sbaglia a denunciare il numero dell’assegno dopo un furto, poi invece lo consegna a un cugino mettendolo nei guai. Alla fine L.R., 31 anni, di Capistrello, è finita sotto processo per il reato di calunnia. Quella leggerezza aveva messo nei guai, oltre al cugino, anche altre persone a cui era stato girato l’assegno. Alla fine, però, la donna è stata scagionata. Tutto è cominciato a causa di un furto. Alla donna di Capistrello nel corso del colpo sono stati portati via, oltre a diversi oggetti, anche un assegno. Così lei ha denunciato tutto ai carabinieri che hanno raccolto l’elenco degli oggetti che costituivano la refurtiva. Tra questi c’era anche l’assegno. Nel comunicare il numero ha però sbagliato matrice, indicando quella di un assegno che aveva ancora con sé. Così lo ha ceduto al suo parente che lo ha dato a sua volta a una terza persona per un pagamento. Quando è arrivato in banca, però, è risultato rubato ed è scattata la denuncia. Le forze dell’ordine sono risalite a ritroso alla 31enne che però, durante il processo, difesa dall’avvocato Moreno Persia, ha dimostrato la sua innocenza visto che si è trattato solo di un errore, seppur maldestro.