Avezzano. Giovanbattista Pitoni, storico, operatore culturale e presidente dell’Istituzione per il Centenario del Terremoto della Marsica, ha inviato una nota alla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici d’Abruzzo relativamente alla demolizione della recinzione dell’ex Ospedale Civile di Avezzano: “Da qualche giorno è iniziata la demolizione dell’ala est del vecchio Ospedale di Avezzano e nell’ambito dei lavori è stata divelta la vecchia recinzione costituita da pietra calcarea. Come è noto, dopo il sisma del 1915 e l’inevitabile caos burocratico e organizzativo, tutti i materiali di risulta furono ammassati disordinatamente nell’attuale centro della città. Semplici cittadini e imprese di costruzione recuperarono le pietre, che diligentemente vennero utilizzate per la ricostruzione degli edifici della nuova Avezzano. Pietre “martellinate” che sono state utilizzate per la recinzione del Seminario Vescovile e del vecchio Ospedale, pertanto inconfondibili e sicuramente provenienti dalle macerie del terremoto. La mia segnalazione non intende denunciare alcuna violazione di legge, ma soltanto sottolineare l’opportunità di esaminare urgentemente tali pietre dalle quali, forse, potranno emergere preziose testimonianze storiche di una città che, pur non vantando origini millenarie, merita comunque doverosa attenzione”.