Avezzano. Delusione in piazza per il secondo posto. Ma alcuni tifosi decidono di festeggiare lo stesso. in Piazza Risorgimento, bar affollati, case in festa con bandiere della nazionale. è tutto pronto. Finalissima degli Europei 2012. I nostri azzurri contro un vero e proprio osso duro. La Spagna di Vicente Del Bosque. Campioni del Mondo in carica e degli scorsi Europei. Fischio d’inizio. L’impressione data è quella di un’Italia già stanca, reduce da pesanti scontri diretti con l’Inghilterra e la Germania. Ma il cuore e la passione non mancano. La voglia di farcela a tutti i costi, di vincere quel titolo europeo,senza dubbio,meritato. Ma la Spagna non molla. E’ una Spagna combattiva, con il gioco ben impostato, che già al 14′ del primo tempo segna il suo goal verso un titolo europeo da record. L’Italia ci prova, lotta contro tutto e tutti. Sfavorevoli gli infortuni, come quello di Thiago Motta appena entrato in campo. Ma il destino è già scritto. Prima Silva su cross di Fabregas(14′). Dopo il goal l’Italia riesce a recuperare un po’ di possesso palla. Non passa neanche una mezzora che arriva il secondo, firmato da Jordi Alba al 41′. Si va agli spogliatoi con il risultato di 2 a 0 per la formazione di Del Bosque. Nella ripresa,nonostante i cambi di Prandelli (Di Natale per Cassano), arriva il terzo goal. Fernando Torres mette a segno una vittoria quasi certa, sfumando il sogno azzurro. A pochi minuti dalla fine, l’inarrestabile Spagna segna il colpo decisivo. Questa volta è Mata che chiude definitivamente la partita sul 4 a 0. Silenzio per le piazze. Questa volta l’entusiasmo non è bastato. Ma i nostri azzurri ci hanno creduto, e noi con loro. Ci sono ragazzi che decidono di festeggiare lo stesso, con trombette e bandiere. Festeggiano il grande cuore dei nostri ragazzi italiani, il loro non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. I trucchi sul viso non sono serviti, maschere create per festeggiare un titolo europeo sognato e sudato. Si passeggia increduli, scambiandosi opinioni e a volte discutendo sui cambi del ct della Nazionale. L’appuntamento però è solo da rimandare. Parola di Gigi Buffon. Brasile 2014. L’Italia c’è e non bisogna arrendersi. Avanti così, azzurri! Giulia Antenucci