Avezzano. Sono stati disposti gli accertamenti tecnici irripetibili per il delitto Callegari e a eseguirli sarà il reparto investigativo scientifico dei carabinieri. L’iniziativa è del pubblico ministero, Vincenzo Barbieri, intenzionato ad acquisire le prove utili a ricostruire nel dettaglio le fasi dell’omicidio di Marco Callegari (46). Sotto accusa Pietro Catalano (47), di Tagliacozzo, in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Sarà il Ris a eseguire gli accertamenti sulle armi ritrovate sul luogo del delitto, come il martello che il 46enne avrebbe impugnato scagliandosi contro Catalano e sulla pistola utilizzata dal 47enne e nascosta successivamente in una casa vicino all’abitazione dell’omicida. Le parti, al riguardo, potranno nominare un proprio consulente e avranno il diritto di assistere al conferimento dell’incarico, di partecipare agli accertamenti e di formulare osservazioni e riserve. Negli accertamenti del ris saranno ricercate, tra le altre cose, le impronte digitali sulle armi sequestrate con l’uso di sostanze chimiche come il cioanoacrilato o la ninidrina, un tipo di accertamento tecnico irripetibile. Gli esiti di questi accertamenti diverranno parte del fascicolo del dibattimento e saranno direttamente utilizzabili ai fini della decisione. La famiglia di Callegari è difesa dall’avvocato Antonio Milo, mentre altri indagati, presunti complici, sono difesi dagli avvocati Antonio Pascale, Leonardo Casciere e Sonia Giallonardo. Un altro indagato, amico della vittima, è invece assistito dai legali Luca e Pasquale Motta.