Avezzano. “I cittadini chiedono di essere coinvolti, non si può pensare di fare una politica dall’alto, imponendo e sacrificando il dialogo e le competenze che ci sono. Avezzano voleva liberarsi dalle catene imposte dall’alto. Con Gianni Di Pangrazio ho parlato di programmi e del bene della città, con lui ho sottoscritto degli atti che guardino alla sicurezza della città, che mirino a creare lavoro e a rigenerare l’economia. Ci ha teso una mano e ci ha voluto coinvolgere nel progetto”, spiegò Antonio Del Boccio a seguito del risultato del ballottaggio del 4 e del 5 ottobre.
L’ex candidato sindaco è infatti coinvolto nella gestione dell’emergenza coronavirus e qualche giorno fa, con l’avvocato Gianluca Presutti, si è recato presso l’ospedale di Avezzano dove ha potuto constatare la situazione di estrema complessità che il nosocomio sta vivendo.
In virtù dell’emergenza che stiamo vivendo in questi giorni, quanto poteva essere fatto in estate da parte della Asl e della Regione?
Nessuno si aspettava, forse, che la seconda ondata sarebbe stata così violenta. Alla Asl e alla Regione rimprovero il tempo perduto durante il periodo estivo. Avrebbero potuto preparare dei percorsi covid per l’ospedale di Avezzano, ma non è stato fatto e il tempo perduto si è riflesso su ciò che stiamo vivendo. Regione, Asl e Governo in primis ne hanno di colpe, e anche tante
Il nuovo DPCM rafforza le misure di contrasto alla diffusione del coronavirus. Lei che in tema sicurezza ha grande esperienza, come giudica questo nuovo decreto?
E’ coerente con le linee dei dati che l’ISS e i tecnici del Governo danno. Io personalmente avrei chiuso per 20 giorni a novembre al fine di avere una frenata nei contagi più celere e quindi ripartire a dicembre con le tredicesime dei dipendenti. Ciò avrebbe consentito anche di avere un nuovo sviluppo economico con le spese e con l’apertura più globale delle attività.
Si chiede a gran voce l’assunzione di nuovo personale tra le forze armate per avere un maggiore controllo del territorio. E’ realmente possibile?
Certo che si può assumere. E’ un obiettivo e un impegno che colloco al secondo posto come importanza dopo l’assunzione di medici e paramedici nell’ospedale.
In conclusione, cosa le ha chiesto il sindaco Di Pangrazio? Quale è e quale sarà suo ruolo all’interno del Consiglio comunale?
Nulla di particolare. Mi sono candidato a sindaco, voglio fare il bene di questa città. Come gruppo consiliare “Io per Avezzano”, abbiamo l’assessore Loreta Ruscio che ha importanti deleghe come Bilancio, Nucleo industriale, tributi e partecipate. Il mio impegno è sempre quello sul lavoro e sulla sicurezza, sono i miei punti focali del programma che avevo e che cercherò di portare avanti nel miglior modo possibile.